Presenti i Consorzi di Tutela Asti DOCG,
Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, Vino Nobile di
Montepulciano DOCG, Provolone Valpadana DOP, Olio EVO DOP Terre
di Siena, Mozzarella Stg, assieme a Federdoc e Origin Italia.
Per Marco Cerreto, Capogruppo FDI, XIII commissione
Agricoltura, "il sistema delle Indicazioni Geografiche
rappresenta la base della produzione di cibo di qualità ed è non
solo un sistema di tutela, ma anche di narrazione dell'identità
e della storia di un territorio.
E il governo e il Ministro
Lollobrigida confermano la volontà e l'obiettivo di proteggere i
prodotti del patrimonio enogastronomico italiano, anche
contrastando le attività di contraffazione del prodotto". Mentre
Alberto Gusmeroli, Presidente della X Commissione delle Attività
Produttive, Commercio e Turismo ha portato il saluto delle
Istituzioni, ha spiegato quanto le eccellenze italiane stiano
vivendo un periodo di attacchi e ha ribadito l'importanza di
tutelarle. .
Sono 319 i prodotti italiani DOP, IGP e STG con un valore
della produzione pari a 7,97 mld di euro, di cui 4,4 mld
relativi all'export. I produttori della filiera alimentare DOP,
STG e IGP sono 86.601, di cui 167 sono Consorzi di Tutela
riconosciuti dal Masaf. Il presidente di Origin Italia Cesare
Baldrighi ha commentato quanto "il sistema dei prodotti di
qualità DOP e IGP italiani si stia sempre più consolidando.
Tuttavia - ha precisato Baldrighi - Il settore ha necessità di
ricevere risposte in tempi rapidi dalla Riforma europea sulle
Indicazioni Geografiche in un contesto di profondi cambiamenti
quali le emergenze legate ai costi dell'energia, delle materie
prime e delle condizioni climatiche. Questo anche per impostare
uno sviluppo sostenibile di lungo periodo e per affermare la
crescita del sistema agroalimentare italiano attraverso la
cultura della qualità, della certificazione, dello sviluppo
sostenibile dei territori". A nome del Conegliano Valdobbiadene
Prosecco Superiore Docg Elvira Bortolomiol, ha sottolineato che
"la crescita è stata raggiunta malgrado le difficoltà economiche
in cui versano i produttori a causa dell'attuale situazione
geopolitica. Merito del rapporto di fiducia, costruito nel
tempo, con i consumatori di tutto il mondo a cui garantiamo, con
il nostro sistema a DO, l'origine, la tracciabilità e la qualità
dei prodotti offerti sul mercato. Le Denominazioni di Origine -
ha continuato l'imprenditrice veneta - hanno da sempre avuto un
ruolo chiave per l'economia del settore vino e per le imprese
italiane innalzando con la loro eccellenza la competitività del
nostro Paese. Dobbiamo unire le forze per mettere in campo
strategie comuni di comunicazione volte ad indicare e promuovere
forme di consumo responsabile dei nostri prodotti - ha concluso
Bortolomiol - mettendo a disposizione dei consumatori tutte le
informazioni veritiere e necessarie alla creazione di una
corretta abitudine alimentare". (ANSA).