"Gli strascinati e la carbonara, loro leggera variante, sono nati a Monteleone di Spoleto": lo sostiene l'amministrazione comunale che rivendica la paternità del piatto. "La contesa non esiste - sostiene - chiunque abbia un palato dal gusto legittimo ama gli strascinati, piatto ricco e succulento. Monteleone di Spoleto ne è la patria. Non si discute. La carbonara viene anch'essa da Monteleone di Spoleto, è un piatto con una leggera variante, ma pur sempre il piatto ricco e calorico dei minatori di lignite e dei carbonari che sulle montagne nelle carbonaie producevano carbone".
I carbonari nel primo 900 - spiega l'ente - durante l'emigrazione impiantarono anche botteghe a Roma dove rifornivano di carbone la città e ancora oggi, in alcuni quartieri della capitale, troviamo una concentrazione di monteleonesi, che continuano la tradizione del commercio.
"Basta leggere i sonetti dei poeti a braccio", sostiene ancora l'amministrazione comunale, ricordando che "in tempi non sospetti il poeta Quinto Giovannetti, classe 1914 ,parlando di Monteleone di Spoleto scriveva fra l'altro: 'La tua gente tenace e battagliera sopravvisse accettando ogni duello e respingendo ogn'agguerrita schiera; ne san qualcosa i nostri antenati come la storia degli strascinati'".
Inoltre, la storia degli strascinati, antesignani della carbonara, è rappresentata in sei tele esposte alla Proloco di Monteleone di Spoleto, commissionate all'artista Tarantola nel 1989.
"Una cronaca umbra del 15/o secolo - ricorda ancora il Comune - fa risalire l'origine di questo piatto al 1494, quando alcune donne di Monteleone di Spoleto lo inventarono per soddisfare la fame dei capitani Paolo e Camillo Vitelli che avevano invaso le terre del castello".
A Monteleone, il 16 di agosto, da 40 anni si celebra la sagra degli strascinati, che ogni famiglia del posto sa cucinare con maestria e che si tramanda attraverso le generazioni.