Al via il piano dei controlli sul
formaggio tipico valdostano Fontina Dop, filiera che vale alla
produzione 34 milioni di euro, che verrà svolto sotto la
vigilanza del ministero dell'Agricoltura, dall'organismo di
certificazione Csqa. Ad approvarne la pubblicazione è l'Icqrf,
l'Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione
Frodi dei prodotti agroalimentari del Masaf.
Fortemente legata alle specificità della montagna, la Fontina
Dop può contare oggi su una filiera composta da 700 allevamenti,
200 alpeggi e 162 produttori associati, con una produzione di
400 mila forme l'anno, di cui un 10% destinato all'export.
Tra gli elementi più rilevanti del piano, applicato a tutti
i soggetti della filiera disciplinata - allevatori,
trasformatori e porzionatori/confezionatori, ci sarà un sistema
di comunicazioni per coordinare tutte le attività della filiera,
tra cui la raccolta delle notifiche degli alpeggi, la gestione
delle autorizzazioni di conformità del prodotto e le attività di
verifica della marchiatura delle forme. Importanti novità anche
per la reperibilità del fieno valdostano, attraverso un sistema
per monitorare le disponibilità aziendali, mentre per le imprese
di alpeggio sarà implementata una gestione capillare legata alle
distanze degli operatori localizzati a grandi altitudini, anche
fino a 2 mila metri. "Dopo tre ann, per scelta unanime del
rinnovato Cda torna Csqa come Organismo di Controllo -
sottolinea il presidente del Consorzio Produttori e Tutela della
Fontina Dop, Andrea Barmaz - in concomitanza della richiesta di
modifica del disciplinare di produzione".
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