- La passione per il gelato non conosce stop anche per l'estate che va a terminare. Il trend è rilevato dall'Osservatorio Sigep (Salone internazionale di gelateria, pasticceria e panificazione artigianale di Italian Exhibition Group, Ieg- 20-24 gennaio 2024) con l'ausilio delle stime dell'Associazione Italiana Gelatieri (Aig): nel Nord Italia la crescita è stimata in +8%, nel Centro Italia +12% e nel Sud, isole comprese, è registrata una media che si attesta tra il 16 e il 20%.
Le proposte di gelato maggiormente premiate sono quelle relative alle bacche antiossidanti, bombolone ripieno di gelato alle nocciole di Giffoni e le ricette della nonna. "Il gelato artigianale italiano- afferma Claudio Pica, titolare di una storica gelateria romana, vicepresidente di Fiepet-Confesercenti Nazionale e segretario generale dell'Associazione Italiana Gelatieri si conferma una tra le eccellenze del made in Italy, in tutte le regioni del Bel Paese numeri molto positivi fanno registrare un incremento per il settore e la filiera". "In particolare - prosegue Pica - aumenti nelle città d'arte dove il turismo straniero ha fatto da traino e dove spiccano Roma, Firenze, Napoli, Milano, Bologna, Torino, Venezia e Palermo. I gusti più gettonati per tutte le regioni segnano il trionfo dei sorbetti, con frutti italiani ed esotici, con l'aggiunta di diverse spezie; in Sicilia, apprezzate le granite e la nocciola; a conquistare Piemonte, Lombardia e Veneto il pistacchio e le creme; in Lazio, Toscana, Marche e Umbria prevalgono i gusti classici e gli immortali cioccolato, zabaione e variegati a base di caramello salato".
"Il gelato artigianale- commenta sulla politica dei rincari Giancarlo Timballo, presidente della Coppa del Mondo di Gelateria e Maestro gelatiere di Udine- risente meno di altri prodotti della diminuita capacità di spesa delle famiglie, perché ha costi sempre accessibili. In tanti paesi si trovano ancora coni con una pallina a un euro e cinquanta. La maggior parte di noi l'anno scorso ha assorbito internamente i rincari delle bollette energetiche, e ha rincarato i prezzi solo quest'anno, quando sono arrivati pure gli aumenti delle materie prime. Direi che a fronte di maggiori spese pari ad un 20%, i ritocchi dei listini si sono mantenuti sotto il 10%".
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