Crescono le vendite di Parmigiano
Reggiano nella grande distribuziine nel 2024, mettendo a segno
un aumento a volume dell'1%, pari a 47.383 tonnellate e a valore
del 4,1% per un totale di 873.125 milioni di euro. Lo fa sapere
il Consorzio da Marca by BolognaFiere dedicata alla marca
commerciale. Si tratta di un buon risultato, a fronte di uno
scenario che ha visto un calo delle vendite a volume totali del
-0,9% (pari a 126.884 tonnellate) e una crescita delle vendite a
valore del +1,1% (oltre 2 miliardi). Per il Consorzio la fiera è
anche l'occasione per promuovere l'utilizzo della Dop come
ingrediente caratterizzante in prodotti alimentari, ossia
composti, elaborati o trasformati che recano nell'etichettatura,
nella presentazione o nella pubblicità il riferimento a una
denominazione protetta. Un mercato, questo, che sta crescendo
velocemente: nel 2023 l'industria è stata il secondo canale
distributivo per il Parmigiano Reggiano, con una percentuale del
17,1%; inoltre, nello stesso anno i prodotti contenenti la Dop
hanno aumento le vendite a valore del +19,2% e a volume del
+15,3%, a dimostrazione del valore aggiunto che fornisce l'uso
del nome 'Parmigiano Reggiano' nell'etichettatura. La Dop è
infatti un simbolo di eccellenza e di versatilità in grado di
conferire un tocco di carattere unico a qualsiasi categoria
merceologica, come prodotti da forno, paste ripiene, sughi
pronti, creme, secondi piatti, salumi, insalate, olio e dolci.
Un esempio degli oltre 1200 prodotti autorizzati è il Pesto
Barilla con basilico da agricoltura sostenibile e Parmigiano
Reggiano, prodotto leader nel mercato del pesto, esportato in
tutto il mondo, che rappresenta il matrimonio tra due realtà
simbolo della cucina italiana e della dieta mediterranea.
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