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Come gestire i rischi in agricoltura, confronto al Bufala Fest

Come gestire i rischi in agricoltura, confronto al Bufala Fest

Le sfide dei cambiamenti climatici e le politiche di sostegno

NAPOLI, 10 settembre 2023, 17:26

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Prosegue la settima edizione di "Bufala Fest - non solo mozzarella", la kermesse enogastronomica dedicata alla promozione e valorizzazione della filiera bufalina che oggi ha ospitato un incontro organizzato da Cia - Agricoltori Italiani della Campania, sul tema "Prevenzione e gestione del rischio in agricoltura".
    Sulle tecnologie di previsione meteo per l'agricoltura e di ottimizzazione di irrigazione e fertilizzazione dei terreni si basa un pezzo importante dell'attività agricola. Dedicati alla gestione del rischio in agricoltura ci sono circa 1 miliardo e 300 milioni di euro di euro per il 2023-2027, ovvero quasi il 20% del totale dei fondi comunitari per il settore primario assegnato all'Italia dall'Unione Europeo nel quadro della Politica Agricola Comune.
    "Oggi, a Napoli, in occasione di Bufala Fest - ha affermato Federico Caner, assessore all'Agricoltura della Regione Veneto, nonché coordinatore della Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni - cominciamo noi assessori regionali all'Agricoltura a confrontarci sul tema della gestione del rischio, tema di cui domani parleremo a Caserta con il Ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, per cercare una strada che consenta di affrontare al meglio anche le tante altre emergenze".
    "Noi, rappresentanti delle Regioni del Sud - spiega l'assessore campano Nicola Caputo - siamo riusciti a non perdere un euro rispetto alla programmazione precedente, ma questa ripartizione va rimodulata. Presenterò una proposta semplice basata sulle modalità di ripartizione dei fondi tra i paesi europei, nello stesso modo i fondi vanno poi ripartiti all'interno di ogni paese in maniera equa. In agricoltura viviamo infatti anche grandi paradossi, con le Regioni del Sud che pagano ma poi affrontano un approccio non particolarmente costruttivo e giusto anche nella gestione del rischio. Parliamo di dare un contributo di 100 e di ricevere poi 10, questo è un po' il parametro di riferimento che va cambiato".
    "Condividiamo in pieno la proposta della Regione Campania - ha affermato Raffaele Amore, presidente di Cia-Agricoltori Italiani della Campania - nel senso di una regionalizzazione della gestione di almeno una parte dei fondi dedicati alle assicurazioni incentivate e ai fondi mutualistici, soprattutto chiediamo con forza che anche Regione Campania possa dotarsi di un autonomo ente pagatore regionale, in grado anche di concretizzare i controlli sui rilievi in caso di danni a colture, necessari per attivare tutti gli strumenti a disposizione. E di sicuro è necessario anche, in un contesto di maggiore e migliore divulgazione di tutti gli strumenti della gestione del rischio, semplificare gli aspetti amministrativi e burocratici anche per rendere possibile l'attivazione anche nelle regioni meridionali dei fondi di mutualizzazione che sono complementari allo strumento assicurativo".
    "Oggi il sistema non funziona - chiosa Cristiano Fini, presidente nazionale di Cia - larga parte delle produzioni agricole è in difficoltà per i cambiamenti climatici. E il sistema assicurativo resta l'unica via per dare un futuro ed equità alle aziende agricole. Abbiamo aziende agricole non assicurate che perdono tutto, ma altre aziende che possono beneficiarne perché altri in diversi territori hanno avuto danni non risarciti".
   

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