Prosegue la settima edizione di
"Bufala Fest - non solo mozzarella", la kermesse enogastronomica
dedicata alla promozione e valorizzazione della filiera bufalina
che oggi ha ospitato un incontro organizzato da Cia -
Agricoltori Italiani della Campania, sul tema "Prevenzione e
gestione del rischio in agricoltura".
Sulle tecnologie di previsione meteo per l'agricoltura e di
ottimizzazione di irrigazione e fertilizzazione dei terreni si
basa un pezzo importante dell'attività agricola. Dedicati alla
gestione del rischio in agricoltura ci sono circa 1 miliardo e
300 milioni di euro di euro per il 2023-2027, ovvero quasi il
20% del totale dei fondi comunitari per il settore primario
assegnato all'Italia dall'Unione Europeo nel quadro della
Politica Agricola Comune.
"Oggi, a Napoli, in occasione di Bufala Fest - ha affermato
Federico Caner, assessore all'Agricoltura della Regione Veneto,
nonché coordinatore della Commissione Politiche Agricole della
Conferenza delle Regioni - cominciamo noi assessori regionali
all'Agricoltura a confrontarci sul tema della gestione del
rischio, tema di cui domani parleremo a Caserta con il Ministro
dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, per cercare una strada
che consenta di affrontare al meglio anche le tante altre
emergenze".
"Noi, rappresentanti delle Regioni del Sud - spiega l'assessore
campano Nicola Caputo - siamo riusciti a non perdere un euro
rispetto alla programmazione precedente, ma questa ripartizione
va rimodulata. Presenterò una proposta semplice basata sulle
modalità di ripartizione dei fondi tra i paesi europei, nello
stesso modo i fondi vanno poi ripartiti all'interno di ogni
paese in maniera equa. In agricoltura viviamo infatti anche
grandi paradossi, con le Regioni del Sud che pagano ma poi
affrontano un approccio non particolarmente costruttivo e giusto
anche nella gestione del rischio. Parliamo di dare un contributo
di 100 e di ricevere poi 10, questo è un po' il parametro di
riferimento che va cambiato".
"Condividiamo in pieno la proposta della Regione Campania - ha
affermato Raffaele Amore, presidente di Cia-Agricoltori Italiani
della Campania - nel senso di una regionalizzazione della
gestione di almeno una parte dei fondi dedicati alle
assicurazioni incentivate e ai fondi mutualistici, soprattutto
chiediamo con forza che anche Regione Campania possa dotarsi di
un autonomo ente pagatore regionale, in grado anche di
concretizzare i controlli sui rilievi in caso di danni a
colture, necessari per attivare tutti gli strumenti a
disposizione. E di sicuro è necessario anche, in un contesto di
maggiore e migliore divulgazione di tutti gli strumenti della
gestione del rischio, semplificare gli aspetti amministrativi e
burocratici anche per rendere possibile l'attivazione anche
nelle regioni meridionali dei fondi di mutualizzazione che sono
complementari allo strumento assicurativo".
"Oggi il sistema non funziona - chiosa Cristiano Fini,
presidente nazionale di Cia - larga parte delle produzioni
agricole è in difficoltà per i cambiamenti climatici. E il
sistema assicurativo resta l'unica via per dare un futuro ed
equità alle aziende agricole. Abbiamo aziende agricole non
assicurate che perdono tutto, ma altre aziende che possono
beneficiarne perché altri in diversi territori hanno avuto danni
non risarciti".
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