(di Angelo Cerulo)
Stato, imprenditori e dipendenti si
mettano concretamente insieme "per fare qualcosa di buono e di
solido" anche nel mondo della pizza per offrire ai giovani una
possibilità in più. Così Mauro Espedito, pizzaiolo 32enne
napoletano, che condivide l'appello del presidente dell'AVPN
(Associazione Verace Pizza Napoletana), Antonio Pace, il quale
si è rivolto alle giovani generazioni perché vengano a lavorare
nel settore che ha una carenza di manodopera. "Il mondo della
pizza ha bisogno di tanti ragazzi - dice Mauro all'ANSA - Forse
bisogna tornare un poco indietro come ai tempi della 'gavetta'
ma effettivamente sono d'accordo con Pace; le istituzioni devono
aiutare gli imprenditori e l'imprenditore deve capire le
esigenze dei lavoratori, dei ragazzi. E' indispensabile trovare
un accordo buono fra Stato, imprenditori e dipendenti per fare
qualcosa di solido".
Nel settore Mauro Espedito ci lavora da quando era piccolo e
vuole continuare a scommettere: "A 6 anni misi le mani in
pasta", spiega, e oggi si trova a portare avanti a Napoli, con i
suoi fratelli, Rosario e Luciano, tre locali con il marchio
'Owap' (due in via Foria e uno alla Pignasecca). "Il tutto -
sottolinea - all'insegna della 'contaminazione' sulla base della
tradizione". Esperimento complicato e che in tanti fanno. Con
quali risultati? "Il primo impegno - dice - è mantenere alta la
qualità acquisendo prodotti di buona referenza e campani. Con
questa filosofia e mantenendo la tradizione come base propongo
una visione 'cosmopolita' ". Insomma, nel nome delle sue
pizzerie Mauro Espedito vuole far convivere l'attaccamento alle
radici partenopee e la proiezione nel mondo: Owap, infatti, si
legge "Il guappo", in napoletano, ma è anche acronimo di "One
World all Pizzas"-'Un mondo tutte le pizze', a sottolineare le
due grandi passioni del pizzaiolo: il prodotto e i viaggi. Se,
da piccolo, grazie all'attività del padre, pizzaiolo, era già 'a
bottega', col passare degli anni ha cominciato a viaggiare e a
collezionare esperienze lavorative. A 19 anni è in Australia;
poi negli Stati Uniti. A New York coordina l'inaugurazione di
alcune pizzerie, per poi spostarsi a Miami. Successivamente
lavora in Europa: Parigi, Barcellona, Nord Europa.
Il mix di queste esperienze lo conduce a lavorare su una base
tradizionale sulla quale si innestano 'suggestioni
contemporanee'. Al suo attivo ha un titolo di Campione del mondo
nella categoria "Pizza fritta" e riconoscimenti in diverse
competizioni. L'imprenditore coltiva un progetto per il futuro:
consolidare il format Owap e inaugurare altre sedi in alcuni dei
suoi luoghi del cuore, in giro per il mondo. Otto dipendenti nel
locale principale di via Foria (tra cui i due pizzaioli
Alessandro e Pasquale), tre in quello di asporto, 10 in
Pignasecca (più gli 'occasionali'), Mauro Espedito,
sull'intreccio tradizione/contaminazione, propone dalla 'Pizza
Pepperoni' ('Col salame tipico americano'), alla 'Pizza New
York' by Ciro Iovine, alla 'Meat Lovers' passando per la
'Selvaggia' (montanara a doppia cottura con ragù di cinghiale e
Provolone del Monaco) avendo nell'offerta, naturalmente, la
Margherita - "un must" - e la Marinara e anche scelte vegane
come la 'fritta' rivisitata. "Acquisto i prodotti in giro per la
Campania - mette in evidenza - dalla farina Mulino Caputo al
fior di latte di Sorrento, dall'olio evo 'Terra Mare' Malandrino
al Pomodoro San Marzano di Solania cercando il meglio". Il
giovane pizzaiolo vuole crescere ma chiede anche un impegno più
forte alle istituzioni locali. "La zona di Via Foria è cresciuta
commercialmente molto negli ultimi anni, tempo fa era
impraticabile. Alle istituzioni chiedo più manutenzione per
l'area, dare spazio alla voce dei commercianti - ad esempio, a
Natale non ci sono state luci - serve più pulizia. E' una zona
dove vi sono due teatri come il San Ferdinando e il Totò, l'Orto
Botanico; va valorizzata".
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