Serve fare di più per spingere il
consumo del riso italiano. Partendo, in particolare, dal
supermercato, dando ai clienti più stimoli, anche in termini di
ricette e suggerimenti culinari, all'acquisto. Il dato emerge da
una ricerca dell'Ente Risi e Ente Fiera di Isola della Scala e
Consorzio di Tutela della I.G.P. Riso Nano Vialone Veronese.
Nella fotografia scattata dagli "Stati generali del riso"
emerge che risotti e insalate di riso vanno per la maggiore,
mentre tra i ragazzi spopola il sushi che è entrato, dirompente,
in un sistema alimentare ormai globalizzato. Un comparto solido,
quello della risicoltura "che deve però - cita una nota di ente
Risi - rimanere al passo sia nel rapporto con il giovane
consumatore, sia nelle opportunità offerte dalla ricerca
scientifica e dalle Tecniche di Evoluzione Assistita".
Secondo i dati, il 60% degli italiani consuma riso almeno una
volta alla settimana a casa. Non mancano dati interessanti: "se
oggi il riso è soprattutto risotto e insalate di riso, gli
italiani si mostrano interessati alla crescita del consumo di
ripieni, sformati, di torte/dolci al riso, di piatti unici come
la paella o come la tiella riso patate e cozze" rimarca Cosimo
Finzi, direttore AstraRicerche. "Tra i giovani spopolano le
preparazioni orientali, soprattutto sushi. Ci si aspetta
qualcosa di più da parte dei grandi produttori: "Non tanto una
riduzione del prezzo o risi con tempi di cottura ridotti, bensì
suggerimenti per ricette originali e la diffusione della
conoscenza di varietà di riso meno note".
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