(V. 'Pescatori a San Benedetto...' delle 8:30)
In Italia è
scattato ben più di un allarme alimentare alla settimana sul
pesce straniero per un totale di 63 notifiche che rappresentano
l'86% di tutte quelle relative ai prodotti ittici consumati sul
territorio nazionale durante l'anno. E' quanto emerge da una
analisi della Coldiretti sulla base delle elaborazioni del
Sistema di allerta rapido (Rassf) nel 2022 diffusa al porto di
San Benedetto del Tronto, uno dei più importanti scali
pescherecci italiani, dove il Villaggio Contadino apre con la
clamorosa protesta dei pescatori, insieme al ministro per le
Politiche Agricole e la Sovranità Alimentare Francesco
Lollobrigida e al presidente della Coldiretti Ettore Prandini.
Protesta che è diretta verso le nuove politiche Ue con il
divieto, tra l'altro della pesca a strascico, che rappresenta
una parte importante della business della pesca italiana, il cui
prodotto offre maggiori garanzie per la salute. Sul molo è stata
allestita una tavola con la top ten dei pesci stranieri più
pericolosi. Nell'ordine la Black List di Coldiretti parte dal
"pesce spada spagnolo per l'alto contenuto di mercurio, seguito
dalle ostriche francesi dove è stata riscontrata la presenza di
norovirus". "Al terzo le cozze ancora dalla Spagna - continua
Coldiretti - dove sono stati trovati escherichia coli e
salmonella. Attenzione anche al pesce spada affumicato spagnolo,
fermato per la presenza di Listeria, così come il salmone
affumicato della Danimarca".
Seguono "il polpo dall'India, con residui di cadmio, le orate
dalla Tunisia, il pesce spada dallo Sri Lanka, con eccesso di
mercurio, le vongole spagnole per norovirus e lo sgombro ancora
iberico per Anisakis".
In caso di allarme alimentare le maggiori preoccupazioni sono
determinate dalla difficoltà di rintracciare rapidamente i
prodotti a rischio per toglierli dal commercio, generando così
un calo di fiducia che provoca il taglio generalizzato dei
consumi con relative difficoltà economiche del comparto.
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