La birra è la più longeva
bevanda alcolica nella storia dell'umanità, che anche nella
nostra Isola ha origini antichissime. Ritrovamenti di vasi
contenenti tracce di luppolo infatti testimoniano come il
consumo di birra fosse diffuso nell'isola già nell'età del rame.
Il mondo brassicolo conserva una tradizione che non ha mai
conosciuto crisi, un settore produttivo sempre in crescita, lo
dimostrano i numeri. In Sardegna nell'ultimo decennio i
birrifici artigianali sono quadruplicati, passando da una decina
a più di quaranta.
Sarà Casa Todde, un'antica casa padronale costruita nella
seconda metà dell'Ottocento, sede del Museo del Mare a
Villasimius, ad ospitare la terza tappa della seconda edizione
di Sete da Luppoli, la mostra itinerante dedicata alla
produzione di birre artigianali in Sardegna.
Sino all'8 settembre dalle 18 sarà possibile visitare la
parte espositiva della mostra: un percorso che partendo dalla
storia della birra nel mondo e concentrandosi poi sulla sua
storia nella nostra isola, attraverso 20 pannelli con foto,
grafici e testi, conduce il visitatore nel mondo brassicolo
sardo.
A partire dalle 19 invece ogni serata si terrà una
degustazione guidata, che avrà come protagonista un birrificio
artigianale sardo. Lunedì 4 sarà la serata del birrificio
Gattarancio, padrone di casa il mastro birraio Damiano Oghittu.
Martedì 5 i mastri birrai Pino Dessì e Francesco Alborghetti,
guideranno i visitatori alla scoperta delle birre di Shardana.
Mercoledì 6 sarà la volta del birrificio Terrantiga, a
presentarlo il produttore Fabio Ledda. Giovedì 7 la sommelier
Simona Gulli guiderà la degustazione delle birre Brewbay.
Chiuderà la mostra l'8 settembre un altro sommelier, Antonello
Raimondi che accompagnerà i visitatori a conoscere le birre del
birrificio 4 Mori.
L'evento è organizzato dall'Associazione Welcome Wine
Sardinia con il contributo della Fondazione Sardegna e del
Comune di Villasimius.
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