(di Maria Grazia Marilotti) I movimenti ondulatori delle mani, circa 256 fili che si intrecciano, per formare un fine tessuto di impasto bianco.
La magia, e straordinaria bontà, de su Filindeu, antica specialità nuorese che affonda le radici nella cultura e tradizione, ha ancora una volta creato l'incanto.
Questo piatto iconico è stato al centro di
"Hospitando Sardegna", "Nuoro Ogliastra si racconta" alla Fiera
di Cagliari. È una delle sezioni di Sa Mesa Nostra, progetto di
promozione dei ristoranti della Sardegna, 18 eventi su tutto il
territorio per tutto il 2025.
"Quella del Filindeu è un'arte finissima, sono pochissime le
custodi di questa tradizione", sottolinea all'ANSA Gianluca
Deriu, direttore di Confcommercio Nuoro-Ogliastra. Tra queste la
nuorese Raffaella Marongiu, "Ho iniziato a 15 anni, me lo ha
insegnato mia madre che a sua volta lo ha appreso da mia nonna.
Stiamo cercando di tramandarla anche alle nuove generazioni",
racconta prima di creare in diretta su filindeu, poi cucinato da
Silverio Nanu, titolare e chef del ristorante Il Rifugio, a
Nuoro, e servito in degustazione. "Semola di grano Senatore
Cappelli, acqua e sale, brodo di pecora, formaggio fresco dalle
note acide sono gli ingredienti di questa prelibatezza unica al
mondo", spiega Nanu. È stata sua l'intuizione, 40 anni fa, di
inserire, nel menu questo piatto che affascina turisti da ogni
parte del mondo. Lo chef, con le sue "trame di Filindeu" ha
affascinato con i racconti di questa ricetta fortemente
identitaria, che "veniva servita per rifocillare i pellegrini
giunti all'alba a piedi dalla chiesa della Solitudine di Nuoro
al Santuario di San Francesco di Lula, in occasione della festa
campestre", racconta.
"Presidio slow food, prodotto Pat e De.Co, denominazione
comunale di origine, Su filindeu ha tutte le carte in regola per
diventare sempre più un attrattore turistico per la sua bontà e
il sapore che riporta alle materie prime del territorio e la
modalità di preparazione che affascina", precisa Gianluca Deriu.
"È una grande soddisfazione quando un turista mi racconta di
essere venuto a Nuoro espressamente per assaggiare su Filindeu -
aggiunge Silverio Nanu - ricordo tra i tanti, quattro ragazzi di
New York, giovanissimi, dopo averlo assaggiato, hanno espresso
il desiderio di assistere alla preparazione. 40 anni fa lo ho
inserito in carta e da allora è sempre in menu, richiestissimo".
Citato anche da Grazia Deledda, è un piatto semplice e allo
stesso tempo sostanzioso. "Chi arriva da fuori non resiste alla
tentazione di assaggiarlo, è quello che mi dà ancora più gioia è
quando sono i giovani e ancor più i bambini a chiedere ai
genitori di poterlo ordinare - aggiunge Silverio Nanu - il mio
desiderio è che si continui sempre a raccontare la sua storia e
a proporlo nei ristoranti, nelle versioni tradizionali o
personalizzate, perché la cucina si deve adattare ai tempi.
Senza mai dimenticare da dove questo piatto proviene".
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