A oltre la metà degli italiani il
vino piace biologico. Secondo i dati dell'osservatorio Wine
Monitor di Nomisma, 1 consumatore su 2 sceglie etichette bio
certificate. Negli ultimi 12 mesi, il 52% degli acquirenti
abituali di vino ha preferito optare per un vino bio, che
ritiene garanzia di qualità, sicurezza, sostenibilità e tutela
ambientale. Questo trend, rileva ancora Wine Monitor, trova
conferma nell'incremento del 6,5% delle vendite di vino
biologico italiano registrata nel 2023 rispetto all'anno
precedente, considerando la globalità dei canali distributivi,
una crescita superiore rispetto al convenzionale che nello
stesso periodo si è attestato al + 2,8%. E proprio alle
eccellenze regionali biologiche e biodinamiche sono dedicate le
MasterClass organizzate da FederBio nell'Organic Hall di
Vinitaly, dove sarà possibile degustare le migliori etichette
che raccontano storia, tradizioni e cultura dei territori, ogni
giorno dalle 10 alle 12.30.
Tra le regioni con la maggior superficie a uva da vino bio
sul totale della viticoltura regionale spiccano la Sicilia, la
Toscana e le Marche con il 38%, seguite dalla Calabria con il
32%. Mentre la Valle d'Aosta, con un incremento del 31%, il
Trentino con + 22% e la Sicilia + 20% sono le regioni che hanno
ampliato maggiormente la viticoltura bio. "In questo momento di
criticità per l'intero comparto agricolo, la viticoltura
biologica ha dato prova di grande resilienza, diventando la
punta più avanzata della transizione agroecologica in termini di
innovazione nel rispetto dell'ambiente, della fertilità del
suolo, contribuendo al contrasto dell'emergenza climatica in
atto - sottolinea Maria Grazia Mammuccini, Presidente di
FederBio - Negli ultimi dieci anni, le superfici di vite
coltivate a biologico sono cresciute costantemente, di oltre il
145%, mentre le produzioni di vini bio hanno avuto un incremento
del 110%. Le etichette biologiche e biodinamiche italiane sono
particolarmente apprezzate, perché uniscono il valore
dell'identità territoriale delle denominazioni d'origine a
quello della sostenibilità data dalla certificazione biologica.
Anche all'estero i nostri vini bio sono molto richiesti.
Attualmente, infatti, rappresentano il 19% dell'esportazione
globale di agroalimentare bio".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA