"Quest'anno abbiamo assistito a
una rinascita dello storico concorso Packaging Design di
Vinitaly, abbiamo riunito una giuria di 20 elementi tra i
migliori professionisti del settore con la supervisione legale
degli avvocati Mauro Cobelli e Mauro Giuri per valutare i 335
progetti pervenuti - spiega il direttore artistico Mario Di
Paolo - Le categorie sono state semplificate, ne sono state
aggiunte altre per aumentare il bacino di iscrizioni. Da
regolamento, i giurati che hanno avuto dei loro progetti in gara
non hanno potuto, ovviamente, votarli". Lui stesso si è astenuto
dal voto nelle categorie in cui la sua agenzia, 'Spazio Di
Paolo', si è trovata in corsa finendo poi sul podio.
"Non posso nascondere la mia soddisfazione, che deriva
soprattutto dalla qualità dei lavori presentati, la competizione
si fa sempre più difficile e il livello qualitativo salirà
ancora nelle prossime edizioni. Mi auguro che aumentino i
progetti iscritti, cosi da poter definire sempre meglio i nuovi
trend del packaging design italiano. Il Vinitaly si conferma,
oltre che vetrina, momento di confronto fra professionisti e
produttori". Il prossimo anno, annuncia Di Paolo, i giurati
diventeranno 30 e il concorso si articolerà in due giornate, una
delle quali dedicata alla formazione con la partecipazione delle
scuole e dei professionisti di settore.
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