- ROMA - La qualità della vendemmia 2016 si profila ottima e le premesse per incorniciare il 2016 come un millesimo da ricordare ci sono tutte. E' quanto emerge dalle prime stime di Assoenologi, che sottolinea come tutto ciò potrà però essere confermato se i mesi di settembre e di ottobre decorreranno con giornate di sole adeguate e precipitazioni confacenti.
Riguardo la quantità, Assoenologi stima un quantitativo compreso tra -5% e uguale rispetto allo scorso anno. Ad oggi si prevede una produzione inferiore ai 49 milioni di ettolitri di vino.
Le quotazioni di mercato - aggiunge Assoenologi - sono pressoché uguali a quelle del pari periodo dello scorso anno. In leggera crescita solo per alcune tipologie di vini richiesti dal mercato, in particolar modo per quelli a denominazione di origine.
Ancora dolente la situazione dei consumi interni, secondo Assoenologi a fine 2016 si scenderà sotto i 36 litri pro-capite, contro i 45 del 2007.
Guardando alla vendemmia nelle varie regioni, l'Emilia Romagna, l'Abruzzo e la Puglia fanno registrare un incremento della produzione del 10%, segue con +5% il Friuli Venezia Giulia. Per contro la Sicilia e la Campania produrranno ben il 20% in meno rispetto al 2015, quindi il Trentino Alto Adige, il Veneto, la Toscana, le Marche, il Lazio/Umbria con -5%. Solo in Piemonte e in Sardegna si stima una produzione pressoché uguale a quella della scorsa campagna. Un quantitativo che si pone al terzo posto nella classifica degli ultimi dieci anni, superato solo nel 2006 (49,6) e nel 2015 (49,4).
Il Veneto, con 9,3 milioni di ettolitri, si conferma la regione italiana più produttiva seguita dalla Puglia (8,7) e dall'Emilia Romagna (8,1). Queste tre regioni insieme nel 2016 produrranno oltre 26 milioni di ettolitri, ossia il 53% di tutto il vino italiano.