Non è un evento per chi ama il vino novello. Anzi, Life of Wine, domenica a Roma, porta in degustazioni guidate da autorevoli nomi della critica enologica 110 vecchie annate di 55 grandi cantine da tutta Italia. Ai banchi d'assaggio i produttori presenteranno l'annata in commercio e almeno due vecchie annate per un impedibile viaggio nel tempo fra più di 170 vini.
Alla settima edizione l'appuntamento nato per omaggiare l'invecchiamento di alcuni preziosi vini italiani prevede tre focus: la degustazione "Disfida di vecchie annate tra vitigni autoctoni ed internazionali" a cura di Filippo Bartolotta, "il sommelier delle star" noto per aver intrattenuto la coppia Obama con una degustazione di 12 grandi etichette italiane. Dopodiché Giampaolo Gravina guiderà la degustazione su 'Gaglioppo e Sangiovese alla prova del tempo'. Infine Maurizio Valeriani esplorerà il dilemma "Un'annata sopravvalutata ed una sottovalutata? La risposta nel confronto tra 1997 e 1998" guidando la degustazione di griffe dell'enologia umbra, sarda, toscana, marchigiana e siciliana.
Conclusione di gusto con una cena a quattro mani con ospite la chef Beatrice Segoni del ristorante Konnubio di Firenze, con un passato al fianco di Gianfranco Vissani e 10 anni al ristorante Borgo San Jacopo della famiglia Ferragamo, che in collaborazione con lo chef Giuseppe Gaglione del ristorante Sette dell'Hotel Radisson Blu dove ha sede l'appuntamento Life of Wine. Nel menu abbinato a vini del Lazio e una selezione di grappe a cura dell'Istituto Tutela Grappa Trentina, illustrate dal vice presidente Bruno Pilzer, anche i Cappelletti di ossobuco alla fiorentina, crema di burrata e spuma di lime con cui la chef Segoni è in finale nella competizione Best Plate Challenge, la gara indetta dalla piattaforma internazionale che riunisce oltre 35mila chef, critici e appassionati di food & wine in tutto il mondo.
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