(ANSA) - ROMA - Operazione verità sulla vendemmia del Frascati a denominazione. "L'annata 2018 è stata particolarmente impegnativa per la produzione delle uve atte a diventare Frascati Doc, Frascati Superiore Docg e Cannellino di Frascati Docg. Ma le consolidate capacità dei produttori e dei tecnici del territorio a gestire le altalenanti condizioni climatiche e le loro ripercussioni sulla vendemmia, hanno contribuito ad una raccolta di uve di qualità buona e in molti casi ottima, anche se in quantità sensibilmente inferiori rispetto alla nostra produzione media". A fare il punto sul noto vino dei Castelli Romani è, in una nota, il presidente del Consorzio Tutela Denominazioni Vini Frascati, Paolo Stramacci, impegnato a smentire voci su un raccolto molto abbondante, diffuse in modo nebuloso e forse strumentale a fini di speculazioni commerciali.
"Diffondere numeri gonfiati sulla vendemmia 2018 non fa bene ai produttori e al territorio" continua Stramacci "e compito del Consorzio è quello di tutelarli''.
La stagione 2018, precisa il Consorzio Vini Frascati, ha fatto registrare una produzione di vino di poco superiore a quella del 2017, e quindi inferiore di circa il 30% rispetto alle annate medie ante 2016. "Pertanto", conclude Stramacci, "la disponibilità di vino Frascati per il 2019 è limitata: non ci sono più scorte in cantina sia per il calo della vendemmia 2018 e delle annate precedenti, sia perché le aziende hanno visto aumentarne le richieste dall'Italia e dall'estero: il consumatore finale ha percepito l'incremento della qualità del prodotto degli ultimi anni. Tale crescita qualitativa è testimoniata dai riconoscimenti sempre più frequenti da parte delle Guide nazionali e dei degustatori esteri al Frascati Superiore Docg, anche nella sua versione Riserva. Vini di qualità che sanno anche invecchiare bene".(ANSA).