Il Consorzio dei produttori del Ruchè docg traccia un bilancio che ha lati positivi anche nell'anno della pandemia.
"Il nostro vino è molto
richiesto per le vendite on line, ed apprezzato anche da chi
cerca vini particolari", spiega il consigliere Franco Cavallero.
Le 21 aziende iscritte al Consorzio rappresentano il 90%
della produzione di Ruchè, che riguarda soltanto 7 Comuni della
provincia di Asti: Castagnole Monferrato, Grana, Montemagno,
Portacomaro, Refrancore, Scurzolengo e Viarigi. Il mercato di
vendita è soprattutto quello del nod-ovest, ma è anche amato a
Roma; all'estero le bottiglie di Ruchè vanno soprattutto negli
Usa e nel sud-est asiatico. "Dieci anni fa il nostro vino è
entrato nell'Olimpo dei migliori vini d'Italia, ovvero quelli
riconosciuti con la docg, vertice della piramide della qualità
in Italia. - ricorda Luca Ferraris, presidente del consorzio -
La tipologia Riserva, risultato più recente, permette a chi lo
desidera di produrre un vino più complesso, capace di affinare
per lungo tempo e acquisire valore alla stregua dei grandi
'fratelli' piemontesi"
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