Il vino italiano è stato salvato ancora una volta dai dazi americani, per un valore di poco meno di 1,5 miliardi, colpendo invece la Francia, principale concorrente del Made in Italy su quel mercato. Lo evidenzia la Coldiretti, in occasione dell'annuncio degli Usa di ulteriori dazi su alcuni prodotti francesi e tedeschi, nell'ambito della disputa fra Boeing e Airbus.
Gli Stati Uniti graziano quindi l'Italia, precisa la Coldiretti, principale esportatore di vino. Favoriti in particolare il Prosecco, il Pinot grigio, il Lambrusco e il Chianti che, a differenza dei francesi, erano scampati anche alla prima black list scattata ad ottobre 2019.
A far scattare la nuova ritorsione, ricorda la Coldiretti, sono state le tariffe aggiuntive europee del 10 novembre scorso sui prodotti alimentari Usa come ketchup, formaggio cheddar, noccioline, cotone e patate americane. Una misura autorizzata dal Wto dopo che gli Usa avevano deciso dal 18 ottobre tariffa aggiuntiva del 25% su una lista di prodotti importati dall'Italia e dall'Unione Europea per un valore di circa mezzo miliardo di euro su prodotti come Grana Padano, Gorgonzola, Asiago, Fontina, Provolone, ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi agrumi, succhi e liquori come amari e limoncello.