PISA - "L'Italia mantiene la leadership mondiale della produzione di vino che, anche nella vendemmia 2020, sfiora i 50 milioni di ettolitri. Un interessante trend, che può avere riflessi sui mercati internazionali, è il fatto che i vini bianchi continuano a essere prevalenti sui vini rossi, raggiungendo il 57% della produzione totale". Lo rivela Pietro Tonutti, docente di Viticoltura della Scuola Sant'Anna di Pisa e direttore del master "Vini italiani e mercati mondiali" realizzato con le università di Pisa e Siena, per Stranieri di Siena e l'Associazione italiana sommelier per formare esperti nella promozione della vitivinicoltura italiana all'estero, a margine della presentazione della 7/a edizione del corso di alta formazione.
"Un altro dato interessante - aggiunge Tonutti - è rappresentato dal consolidamento delle produzioni Doc/Docg che rappresentano quasi il 45% del totale. Poco meno della produzione nazionale è destinata al consumo interno ed è quindi fondamentale perseguire politiche e strategie di consolidamento dell'export che, pur avendo evidenziato una lieve flessione nel 2020 rispetto all'anno precedente, dovuta anche ad aspetti legati alla pandemia, si attesta attorno ai 6,3 miliardi di euro". Secondo Tonutti "i mercati europei e nordamericani hanno mantenuto o incrementato (anche significativamente come in alcuni Paesi scandinavi) i livelli di importazioni dei vini italiani, alcune criticità si sono invece manifestate nei mercati asiatici".
(ANSA).