Una vigna compartecipata da soci internazionali che diventano "Partner" attraverso la sottoscrizione di quote azionarie e che potranno vendere il loro vino in tutto il mondo.
Ad avere l'idea e realizzare il progetto di tenuta Liliana, è
stato Antonio Intiglietta, pugliese di origini e fondatore a
Milano di "Artigiano in Fiera", la maggiore manifestazione
fieristica internazionale dedicata al mondo delle micro imprese.
La nuova sfida imprenditoriale di Intiglietta nasce dalla
decisione di tornare nella sua terra di origine dove, nel 2018,
insieme alla moglie Liliana Angelillo, parte il progetto di
Tenuta Liliana che oggi conta 8,5 ettari vitati che saliranno a
14 nel prossimo biennio.
L'obiettivo di produzione vinicola è di quattro etichette
per 80.000 bottiglie complessive all'anno: quattro tipologie di
vino biologico, che esprimeranno i differenti terroir con lo
stesso vitigno, il Cabernet Sauvignon declinato in quattro
differenti zone
La cantina, di nuova realizzazione, è stata ricavata
all'interno di una ex cava di tufo, bonificata, completamente
rigenerata, e dotata delle più moderne tecnologie enologiche. Da
un singolo vigneto nascerà "Ladame", che sarà il vino di punta
dell'azienda. Si tratta di un vigneto situato a 200 metri slm,
selezionato dall'enologo Andrea Fattizzo con il supporto di Pier
Marie Guillaume: un terreno limoso argilloso, ricco di sostanze
organiche.
"Per il Salento oggi esiste la concreta possibilità di
rigenerazione in chiave agricola e agrituristica, creando i
presupposti di una vera e propria Valley - afferma Intiglietta -
Tenuta Liliana vuol essere una testimonianza tangibile del
rischio imprenditoriale, focalizzato sulla rigenerazione
agricola di 14 ettari di terreni di grande bellezza a beneficio
delle future generazioni".
La commercializzazione delle prime bottiglie inizierà nelle
prossime settimane con disponibilità dalla primavera 2022.
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