Quasi il 46% di tutte le bottiglie di vino acquistate online fanno riferimento a consumatori della cosiddetta Generazione X, nati cioè tra il 1965 e il 1979, seguiti dai Baby Boomers (1946-1964) per il 30% e dai Millennials (1980 - 1995) con un altro 23%. In aumento anche gli acquisti delle donne. E' quanto emerge da un primo focus dell'Osservatorio sull'e-commerce del vino nato dalla partnership tra Nomisma Wine Monitor e Vino. com. Lo studio, realizzato su un campione di oltre 100.000 acquirenti di vino online in Italia per fascia di età nell'ultimo triennio, mette in luce che i giovanissimi (Generazione Z) pesano appena l'1,1%, ma evidenziano acquisti in crescita nel triennio considerato, pesavano per lo 0,6% del totale nel 2019.
I ricercatori sottolineano che la tendenza è in aumento anche nel caso dei Millennials, passati dal 19,9% al 22,8% nel 2021. Con l'indagine emerge inoltre che nel 2021 le bollicine rappresentano una categoria "trasversale", nel senso che evidenziano incidenze più o meno analoghe sul totale degli acquisti per fascia generazionale (comprese cioè tra il 26% dei baby boomers e il 32% della Gen Z).
I vini rossi invece denotano un peso più elevato nei consumi dei più giovani (rappresentando il 45% delle bottiglie acquistate dai Millennials contro il 41% dei baby boomers), al contrario dei vini bianchi che trovano una maggior collocazione nel paniere di acquisto dei consumatori over 55. Con la pandemia invece il prezzo medio delle bottiglie di vino acquistate online è diminuito di circa il 7% nel triennio 2019-2021, rispetto al periodo pre pandemico, una riduzione che ha riguardato principalmente i vini fermi mentre è risultata in controtendenza per le bollicine (+7%).
Gli analisti segnalano che nel 2021 le vendite di vino degli e-commerce dei generalisti (catene retail e Amazon) hanno continuato a crescere, mettendo a segno un +22% a valori contro una media delle vendite off-line della Distribuzione Moderna del 5%.