Lo annuncia alla vigilia dei 40 anni dell'Enoteca Regionale di Acqui Terme Pier Domenico Garrone, che dell'Enoteca è stato presidente all'inizio degli anni Duemila e ora intende rilanciarla in collaborazione con l'Accademia di Comunicazione di Milano e Francesco Tamburella, coordinatore del Congresso nazionale di sostenibilità Future Respect di Roma.
L'Enoteca d'Italia non sarà uno spazio fisico, spiega
Garrone, ma sarà la porta per il Metaverso del Made in Italy.
"La sede sarà in ogni azienda vitivinicola - aggiunge -
selezionata da un comitato di esperti e dai consumatori con
criteri non commerciali ma legati essenzialmente alla
sostenibilità aziendale". L'obiettivo è quello di preservare i
prodotti nella loro originalità, salvaguardandoli dall'uso
eccessivo dei prodotti chimici con la Gran Carta dei Vini
Sostenibili. "Un non-fungible token - osserva Garrone - per cui
le aziende manterranno la proprietà delle etichette, che
diventeranno patrimonio digitale".
Tanti i servizi che l'Enoteca offrirà alle aziende
vitivinicole che ne faranno parte. "In primo luogo una
assistenza nella comunicazione, per una effettiva integrazione
nell'economia digitale - sottolinea Garrone - Proporremo inoltre
che il made in Italy diventi un brevetto mondiale, accessibile
solo alle aziende davvero italiane, per evitare alterazioni
economico-finanziarie e nella qualità dei prodotti".
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