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Nasce consorzio per Vitigni resistenti dell'Emilia-Romagna

Nasce consorzio per Vitigni resistenti dell'Emilia-Romagna

Vitires, rappresenta il 70% delle uve prodotte in Regione

BOLOGNA, 15 dicembre 2022, 15:40

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Un passo avanti importante verso la creazione dei vitigni resistenti dell'Emilia-Romagna. Cantine Riunite & Civ, Cantina Sociale di San Martino in Rio, Caviro, Terre Cevico e il Centro di ricerche Ri.Nova, un'unione che rappresenta il 70% delle uve prodotte in Regione e l'11% a livello nazionale hanno costituito il Consorzio Vitires, ente che ha proprio l'obiettivo di dare vita a un percorso innovativo di sperimentazione e ricerca che porti alla realizzazione di Vitigni Resistenti Emiliano-Romagnoli.

Il consiglio d'amministrazione, appena insediato, vede rappresentati tutti i soci fondatori e ha dato corso alla nomina del presidente Marco Nannetti e del vicepresidente Alessandro Gallo. Scopo primario della società è quello di coordinare e ampliare programmi di ricerca e sperimentazione, per lo studio, la selezione, il miglioramento genetico e varietale di vitigni locali ed autoctoni dell'Emilia-Romagna, così da ottenere cloni e fenotipi resistenti alle malattie e adatti alle tecniche di coltivazione nel territorio. Sono 16 i vitigni regionali finora oggetto di ricerca, oltre 700 gli incroci già eseguiti, le cui prime selezioni sono in corso di valutazione per verificare le caratteristiche di resistenza ai patogeni e l'adattabilità agli ambienti di coltivazione.

"Il consorzio - sottolinea il presidente Nannetti - intende dare una voce unica e partecipativa volta allo sviluppo dei Vitigni Resistenti tipici dell'Emilia-Romagna". "Si tratta di un'ottima iniziativa - commenta l'assessore regionale all'agricoltura Alessio Mammi - i fenomeni patogeni che colpiscono le piante sono in aumento soprattutto a causa degli effetti provocati dai cambiamenti climatici. Le recrudescenze di flavescenza dorata che si sono manifestate in tutto il nord dell'Italia e anche in Emilia-Romagna a danno di alcuni vitigni ne sono la riprova. Siamo intervenuti costituendo un tavolo strategico e mettendo in campo alcune azioni condivise; l'obiettivo è lavorare per il rafforzamento delle piante, a garanzia delle produzioni vitivinicole e ortofrutticole, per non indebolire importanti asset del settore primario e il progetto di Vitires sposa appieno questi intenti".

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