(vedi: "Ismea, nel 2023 l'Italia perde primato ..." delle 11.18)
"La minor quantità di vino prodotta
quest'anno ci ha tolto la medaglia della produzione europea, ma
era una medaglia di legno. Vincevamo in termini di quantità ma
in termini di valore eravamo sotto la Francia: non era una
medaglia d'oro, gliela lasciamo volentieri. Dobbiamo invece fare
in modo che vengano remunerati bene i produttori. C'è bisogno di
alzare i prezzi delle uve". Lo ha detto il presidente di Unione
italiana vini (Uiv) Lamberto Frescobaldi, intervenendo alla
presentazione dei risultati previsionali della vendemmia 2023,
in corso al Masaf.
"Non ci possiamo più permettere - ha aggiunto - vendemmie da
50 milioni di ettolitri l'anno: sono un anacronismo, visto che
abbiamo Paesi che stanno entrando nel mercato, come la Cina.
L'India sta iniziando a produrre vini, il Sud America ha ripreso
terreno. Quindi dobbiamo avere produzioni più basse ma
migliori". L'obiettivo è "rinnovare il vigneto Italia, che ha
tremila qualità ma quelle realmente apprezzate sono poche: non è
tutto oro quel che luccica".
Quanto al futuro, bisogna puntare sulla meccanizzazione.
"Abbiamo sempre più difficoltà a trovare manodopera e siamo
troppo poco meccanizzati rispetto alla Francia", ha precisato
Frescobaldi. L'Ocm, Organizzazione comune dei mercati agricoli,
"deve servire a creare un vigneto Italia più performante dal
punto di vista qualitativo ma anche gestionale". Così come va
rinnovato il sistema Dop e Igp, perché "la frammentazione è una
ricchezza del nostro Paese ma servono più aggregazioni
territoriali".
Infine, il tema dei vini low alcol e zero alcol: "in materia
l'Unione Europea ha già legiferato con una normativa che però
nel nostro Paese non è stata recepita. Alcuni operatori - ha
concluso Frescobaldi - hanno investito in questo settore, diamo
l'opportunità di lavorare e adeguare le nostre norme a quelle di
altri Paesi".
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