(Vedi ANSA "Vendemmia leggera con 44 milioni di vino...")
Il Veneto, con 13 milioni di
ettolitri prodotti, traina la vendemmia al Nord ma cresce del
5%, ovvero meno della Lombardia che, con 1,2 milioni di
ettolitri cresce, del 15% rispetto al 2022. Seconda in Italia
per produzione è la Puglia, con 7,6 milioni di ettolitri, ma con
un calo annuo del -25%. Lo indicano le previsioni
dell'Osservatorio Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini
(Uiv), presentate al Ministero della Sovranità Alimentare,
dell'Agricoltura e delle politiche forestali. A pesare,
sottolinea il report, gli effetti ormai cronici dei mutamenti
climatici che, con +70% le giornate di pioggia sui primi 8 mesi
dell'anno scorso, "hanno determinato importanti differenze tra
regioni".
In particolare, nel Nord Ovest si assiste all'importante
ripresa della Lombardia (+15%), seguita da quella più moderata
di Valle d'Aosta (+10%) e Liguria (+5%) e con una sostanziale
tenuta del Piemonte (-2%). Il Nord-Est è trainato dalla
locomotiva Veneto (13 milioni di ettolitri, con un +5),
nonostante tutto in lieve crescita rispetto allo scorso anno
grazie anche all'entrata in produzione dei nuovi impianti. Il
Trentino-Alto Adige (+1,5%) non si discosta di molto dai livelli
dello scorso anno, mentre perdono punti Friuli-Venezia Giulia
(-10%) ed Emilia-Romagna (-4,5%).
Più omogenea è la situazione al Centro-Sud caratterizzata da
flessioni che vanno dal 20 fino al 45 per cento, con vendemmie
previste molto più scariche soprattutto sulla dorsale Adriatica,
ovvero Marche (-25%), Umbria (-20%), Abruzzo (-40%, Molise
(-45%), Puglia (-25%), Calabria (-32%), Basilicata (-30%) ma
anche in Toscana (1,8 milioni, -20%), Lazio (-20%), Campania
(-30%), Sicilia (-30%) e Sardegna (-20%).
A spiegare il quadro, sottolinea l'Osservatorio Assoenologi,
le abbondanti e frequenti precipitazioni primaverili che hanno
creato le condizioni favorevoli alla Peronospora, ma anche a
altre malattie come Oidio e Flavescenza Dorata, penalizzando
molti vigneti, specie del Centro-Sud: le continue piogge "in
alcuni casi hanno impedito di entrare in vigna per fare i
trattamenti e in altri ne hanno vanificato gli effetti".
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