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Champagne, -8,2% di vendite nel 2023 ma c'è ottimismo sul rialzo dei listini

Champagne, -8,2% di vendite nel 2023 ma c'è ottimismo sul rialzo dei listini

In termini di volumi di produzione è un "ritorno alla normalità"

ROMA, 19 gennaio 2024, 11:44

Redazione ANSA

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Champagne, -8,2% vendite nel 2023 ma ottimismo su rialzo listini © ANSA/EPA

Champagne, -8,2% vendite nel 2023 ma ottimismo su rialzo listini © ANSA/EPA
Champagne, -8,2% vendite nel 2023 ma ottimismo su rialzo listini © ANSA/EPA

 I produttori di champagne hanno venduto meno bottiglie nel 2023, un anno di "ritorno alla normalità" in termini di volumi dopo un 2022 record e un 2020 buio a causa del Covid. Lo ha annunciato, in una nota, il comitato dello Champagne precisando che le spedizioni totali del famoso spumante francese nel 2023 sono state pari a 299 milioni di bottiglie, ovvero l'8,2% in meno rispetto al 2022.


    Tuttavia il comitato che riunisce produttori e commercianti, non segnala forti preoccupazioni: per i professionisti delle bollicine d'Oltralpe la strategia è quella di "spostarsi verso l'alto", cioè commercializzare le bolle a un prezzo più alto, anche se ciò significa vendere di meno. "Nonostante il calo dei volumi, lo spostamento verso l'alto dei vintage, soprattutto per l'export, ha consentito alla denominazione di mantenere il proprio fatturato sopra i 6 miliardi di euro", cifra superata per la prima volta nel 2022, sottolinea il comitato. "Il mercato francese - viene inoltre rimarcato - soffre più dei mercati d'esportazione dell'inflazione, che ha pesato sui bilanci delle famiglie durante tutto l'anno".


    Nel 2020, la pandemia di Covid-19 aveva ridotto le vendite a circa 245 milioni di bottiglie, poi nel 2021 sono salite a 320 milioni, prima di raggiungere i 326 milioni nel 2022. D'ora in poi, le esportazioni rappresentano "più del 57% delle vendite totali, rispetto al 45% dieci anni fa", osserva il comitato.

Il presidente dell'unione generale dei viticoltori, copresidente del comitato dello Champagne, Maxime Toubart, si compiace di questo "ritorno alla normalità". "Lo champagne è una denominazione d'origine prodotta in una zona delimitata e che soddisfa regole rigide che non consentono di sostenere in modo sostenibile una forte crescita in volume", osserva.

David Châtillon, presidente dell'Unione delle Case di Champagne e anche copresidente del comitato, aggiunge che "con un valore mantenuto, lo Champagne resta ottimista per il futuro, anche se lo champagne è sensibile al contesto geopolitico e all'evoluzione dell'economia mondiale" .
   

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