Il 2023 conferma la tenuta del
vigneto toscano: si sfiorano 61mila ettari, di cui il 95,7%
destinato a vini a denominazione rispetto a una media nazionale
pari al 65%. La Toscana conta 58 indicazioni geografiche
riconosciute, di cui 52 Dop (11 Docg e 41 Doc) e 6 Igt che
presidiano la quasi totalità della superficie vitata toscana.
Questi alcuni dei dati emersi in occasione della presentazione
di PrimAnteprima, la tradizionale giornata che apre la Settimana
delle Anteprime dei vini di Toscana. L'evento è in programma il
14 febbraio con focus su numeri, tendenze e prospettive della
produzione enologica made in Tuscany. PrimAnteprima, presentata
oggi a Firenze, è promossa da Regione Toscana insieme a Camera
di Commercio di Firenze e organizzati da PromoFirenze.
Dalla fotografia scattata al mondo del vino, emerge anche
l'età media del vigneto toscano: per il 55% ha meno di venti
anni. Il biologico coinvolge il 38% della superficie vitata
contro il 20% su base nazionale. Sul fronte dei consumi
domestici, con particolare riferimento alla grande
distribuzione, si registrano leggeri cambiamenti sull'identikit
dell'acquirenti del vino toscano: c'è maggior apprezzamento
nella fascia dei giovani (+3% rispetto al 2022 e +11% rispetto
al pre-Covid) e un recupero tra le famiglie con figli piccoli
(+6% rispetto all'anno precedente). I maggiori acquirenti, il
68%, restano gli over 60 con reddito medio-alto. "Nonostante i
cambiamenti climatici e le difficoltà che hanno portato ai
nostri vigneti - ha detto l'assessore regionale all'agricoltura,
Stefania Saccardi - l'industria del vino è ancora molto forte
nella nostra regione, abbiamo numeri che ci confortano anche in
questa stagione quindi contiamo sul fatto che le anteprime siano
anche quest'anno un successo per il vino della Toscana".
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