Operazione trasparenza sui vini che da domani, per entrare in commercio in Italia, dovranno indicare l'elenco degli ingredienti, segnalare l'eventuale presenza di allergeni, come già avviene per i solfiti, e riportare la dichiarazione nutrizionale. Il consumatore potrà dunque sapere, già al momento dell'acquisto, la quantità di calorie e nutrienti assunti con un calice della bevanda prediletta da Bacco, e controllare l'elenco di ingredienti e allergeni eventualmente non graditi nel proprio regime alimentare. Un nuovo mezzo di comunicazione tra produttori ed enoappassionati che sta portando anche le più piccole e tradizionali aziende vinicole verso il salto digitale della e-label.
Con l'8 marzo termina infatti il periodo di proroga concesso dal ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste per l'adeguamento delle etichette dei prodotti vitivinicoli e aromatizzati agli standard previsti dal Regolamento europeo n.2021/2117.
E da una recente ricerca sulla lettura delle etichette nei prodotti di largo consumo, realizzata da Ipsos per GS1Italy, emerge che, in fase di acquisto, prioritari sono il controllo della scadenza (63%) e sapere il luogo di produzione (44%) , mentre il 31% dei consumatori controlla i contenuti di grassi e zuccheri, ed un altro 27% verifica i valori nutrizionali.
Per rendere effettivamente leggibili queste informazioni, importanti per il wine lover ma anche ingombranti per lo spazio a disposizione sulle bottiglie, una delle soluzioni più praticate è quella di inserire sulle etichette un QR code che rimanda a un portale web su cui i produttori di vino possono fornire tutte le informazioni relative a ogni singola bottiglia. "Trasferire queste informazioni sul digitale - osserva Marco Cuppini, direttore ricerca e comunicazione di GS1 Italy - pulisce le etichette del vino che altrimenti sarebbero congestionate da scritte con caratteri sempre più piccoli a scapito della leggibilità e della fruibilità delle informazioni, ora obbligatorie, da parte dei consumatori, Meglio dare dati più chiari ed esaustivi sfruttando la tecnologia di uno smartphone che legge un codice per poi atterrare su una pagina web".
Se poi queste informazioni sono garantite e rimangono sempre aggiornate in modo automatico, senza nemmeno dover scaricare altre App, è ancora meglio. È quello che assicura Brindo, il servizio di etichettatura digitale sviluppato per il settore vinicolo da GS1 Italy Servizi, smart anche per i consumatori, perché permette di accedere subito alle informazioni certificate sul prodotto, semplicemente inquadrando il QR code con la fotocamera del proprio smartphone, senza dover installare alcuna app. Un servizio adottato già da decine di cantine italiane, compresa Argiano, firma del vino numero 1 al mondo 2023 secondo WineSpectator.
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