"Preoccupazione" per il calo
delle esportazioni italiane di vino in Asia e negli 'strategici'
Usa, in parte bilanciate da quelle in crescita su altri mercati
come quello tedesco o dal "fenomeno" Prosecco. E' quanto ha
espresso il presidente dell'Ice Matteo Zoppas parlando a margine
del Prowein di Duesseldorf.
"La situazione per il vino è sicuramente di preoccupazione",
ha detto Zoppas rispondendo a domande dell'ANSA nello stand
dell'Ice della grande Fiera internazionale del vino che si
chiude oggi. "C'è stato un numero negativo, a chiusura del 2023
quasi -7%, nei cinque maggiori paesi importatori: Stati Uniti,
Regno Unito, Germania, Giappone e Canada" mostrando quindi "un
trend peggiore rispetto a quello del made in Italy" in generale,
ha ricordato Zoppas.
La flessione è composta "da oltre un -10%" sia in Asia che
negli Stati Uniti anche se, in "controtendenza", "ci sono delle
aree che invece stanno tirando", ha aggiunto segnalando la
"Germania che, in particolare, nel 2023 ha segnato +3,6%. Dal
canto loro "i Balcani non stanno perdendo in modo importante".
In Asia perdono sia il Giappone sia la Cina, ha sintetizzato
Zoppas sottolineando che però "leggermente in controtendenza è
il prosecco, che fa più di 800 milioni di bottiglie: è un
fenomeno che si sta confermando" con un aumento di "numeri" ma
anche con un "leggero riposizionamento a valore". Insomma un
"processo importante" quello del Prosecco che "sta tirando in
alcuni paesi asiatici" come il Giappone e anche negli Usa,
"nonostante ci siano state problematiche burocratiche a fine
anno" che "lo hanno leggermente penalizzato".
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