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In mercato Usa +1,1% vino italiano, ma -9,5% consumi trimestre

In mercato Usa +1,1% vino italiano, ma -9,5% consumi trimestre

Unione vini Uiv, promozione Ocm strategica, bene Masaf su bandi

ROMA, 03 maggio 2024, 11:51

Redazione ANSA

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Mercato del vino a più ombre che luci negli Usa, il primo sbocco per le vendite italiane all'estero con un valore che nel 2023 ha sfiorato i 2 miliardi di euro. Da una parte il segno leggermente positivo delle importazioni trimestrali da Oltreoceano (+1,1% i volumi), dall'altra un ulteriore calo dei consumi. Secondo l'Osservatorio di Unione italiana vini, Uiv, su base SipSource, che misura le vendite nel 75% degli esercizi commerciali statunitensi, il mese di marzo (-13%) ha ulteriormente peggiorato il quadro trimestrale che vede i consumi di vino italiano a -9,5% sul già complicato avvio dell'anno precedente.
    Una tendenza, quella italiana, che fa il paio con gli acquisti complessivi di vino nel primo mercato al mondo, in contrazione di oltre il 10%. Faticano tutte le tipologie di prodotto tricolore, a partire dai bianchi (-11,5%), oltre che dai rossi (-8%) e dagli spumanti (-6%). Tra le principali denominazioni, cali in doppia cifra per Barolo fino al Chianti Docg e al Pinot Grigio. Giù anche Prosecco (-4,5%), mentre risultano stabili i consumi di Asti Docg, in leggera crescita il Chianti Classico e in ascesa a due cifre il Brunello di Montalcino.
    Avvio di anno complicato sulle tavole ma, stando all'analisi Uiv, stabile alle dogane, che segnalano nel primo trimestre una mini-ripresa degli ordini con i volumi a +1,1% (80 milioni di litri) e i valori a +2,6% (508 milioni di dollari) dopo un 2023 chiuso a -13%. Nel periodo, gli spumanti calano a volume del 4,6%, mentre i vini in bottiglia segnano un +0,6%. Il dato complessivo registra una regressione a marzo rispetto al primo bimestre, che si era chiuso con un attivo di quasi il 3% di bottiglie dirette negli Usa. Per il segretario generale di Unione italiana vini (Uiv), Paolo Castelletti per la ripresa "un fattore determinante per il medio-lungo periodo è quello della promozione, con i fondi Ocm che restano strategici per un mercato ancora ad alto potenziale come gli Stati Uniti. Il ministero dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare è in fase di presentazione del nuovo bando con grande anticipo - fa sapere Uiv -- rispetto agli anni passati e questo di per sé è un'ottima notizia per le imprese del vino". 
   

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