Sono 18 i capolavori restaurati del
periodo futurista che la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e
Contemporanea di Roma ospita dall'11 settembre nella Sala della
Guerra. Grazie all'iniziativa INS…ieme per l'arte, evento
organizzato dal Consorzio Italia Net Services, si possono
ammirare le opere di Balla, Bacci, Boccioni, Bruschetti, Di
Bosso, Farfa, Fillia, Menin, Molinari e Prampolini. "L'arte è
per noi inseparabile dalla vita, diceva Tommaso Marinetti, ed è
per questo che il Consorzio Italia Net Services S.p.A. ha deciso
di investire nell'arte - spiega Luisa Pagot, presidente del
Consorzio - perché insieme alla cultura è il fondamento della
nostra identità. L'obiettivo è preservare il patrimonio
culturale italiano rendendolo fruibile. Abbiamo a cuore -
prosegue Pagot - la tutela e la promozione delle bellezze
artistiche del Paese. Pertanto abbiamo deciso di sostenere e
investire in questo settore e l'evento organizzato è il
risultato tangibile di questo impegno".
Il restauro delle 18 opere, realizzato sotto la guida della
direttrice della Galleria Nazionale Cristiana Collu, è anche
l'occasione di celebrare con due anni di ritardo il ventennale
della costituzione del Consorzio. Le opere in mostra sono:
Riposo di cavatori su Monte Ciceri (1913) di Maria Bacci Baccio;
cinque tele di Giacomo Balla (Forze nuove del 1919, Scienza
contro oscurantismo del 1920, Il ponte della velocità,
realizzata tra il 1913 e il 1915, Linee forza di paesaggio +
Sensazioni di ametista del 1918, Sorge l'idea del 1920);
Ritratto d'uomo (Ritratto di Giuseppe Tallarico) di Umberto
Boccioni del 1903; Ritratto di Guglielmo Marconi (1939) di
Alessandro Bruschetti; Visioni sintetiche di un paesaggio (Lago
di Garda) di Renato Di Rosso del 1933; Ritratto geografico di
Marinetti (1923) di Farfa, pseudonimo di Vittorio Osvaldo
Tommasini. Sono in mostra inoltre tre opere realizzate da Luigi
Fillia (Paesaggio magico (La vela), del 1932, Idolo meccanico
dipinto realizzato tra 1925-1926 e Paesaggio meccanico, 1926-
1927; due opere di Mario Mennin (Autocarretta nel Tembien del
1936 e Il navigatore del 1928); e Dinamismo fisionomico
(Ritratto di Sanminiatelli) di Enrico Prampolini del 1917.
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