Jimmy Nelson e i maestri giapponesi dell'ukiyo-e, Wes Anderson e Tina Modotti, fino all'antica via Appia: sono i protagonisti delle mostre della settimana.
MILANO - A Palazzo Reale dal 20 settembre arriva la mostra fotografica "Jimmy Nelson. Humanity", curata da Nicolas Ballario e Federica Crivellaro. In programma fino al 21 gennaio 2024, il progetto raccoglie 65 fotografie di grandi dimensioni (alcune di 2x3m) per documentare l'evoluzione creativa di un autore che ha trascorso la vita viaggiando per il mondo e fotografando alcune delle culture indigene più a rischio di scomparsa, raccontandone gli usi e i costumi tradizionali. In occasione dell'uscita nelle sale italiane del nuovo film di Wes Anderson, alla Fondazione Prada la mostra "Wes Anderson - Asteroid City: Exhibition", dal 23 settembre al 7 gennaio. In collaborazione con Universal Pictures, la mostra trasporta il pubblico nell'universo creativo dell'undicesimo lavoro del regista, ambientato nel 1955 in un'immaginaria città americana nel deserto. Nel percorso una selezione di scenografie originali, oggetti di scena, modellini, costumi e opere d'arte presenti nel film. Alle Gallerie d'Italia di Milano la mostra fotografica "Through Her Eyes - Timeless Strenght" del maestro contemporaneo Max Vadukul: il progetto, dedicato al racconto della figura femminile, si concentra sulla top Model Ludmilla Voronkina Bozzetti, musa ispiratrice e unica protagonista dell'ultima ricerca artistica del fotografo.
BAGNACAVALLO - Si intitola "Strade e storie. Paesaggi da Hokusai a Hiroshige", a cura di Davide Caroli, l'esposizione allestita dal 23 settembre al 14 gennaio al Museo Civico delle Cappuccine.
La mostra si concentra sull'affascinante storia della tecnica della xilografia ukiyo-e e di alcuni dei più importanti maestri che vi si sono dedicati - tra cui Hokusai e Hiroshige - divenuti famosi anche in Europa quando le loro opere furono di ispirazione per gli impressionisti. I quasi 120 pezzi esposti, tra cui due importanti trittici e alcuni volumi originali che contengono le serie complete, sono affiancati da diversi oggetti: tsuba, inrō e un prezioso kimono decorati con immagini ispirate agli ukiyo-e, per sottolineare quanto l'immaginario paesaggistico influenzasse la cultura giapponese grazie al lavoro di Hiroshige.
FORLI' - Dal 23 settembre al 7 gennaio le sale del Museo Civico San Domenico accolgono la mostra "Eve Arnold. L'opera, 1950-1980", a cura di Monica Poggi e realizzata d'intesa con Magnum Photos. Un ampio itinerario espositivo di 170 scatti svela la fotografa statunitense e la sua produzione, caratterizzata dal passaggio dal bianco e nero al colore e in cui centrale è sempre stata la grande attenzione all'uomo (dalla comunità afroamericana ai divi del cinema).
ROVIGO - Palazzo Roverella ospita "Tina Modotti. L'opera", a cura di Riccardo Costantini. Allestita dal 22 settembre al 28 gennaio, la mostra mette al centro l'artista e la sua produzione, ripercorrendo il lavoro della leggendaria fotografa, con oltre 300 scatti, molti mai visti in Italia, e attualizzandone le istanze sociali.
ROMA - Dal 20 settembre al 28 ottobre all'Instituto Cervantes "Migranti. Issa Watanabe". Per la prima volta a Roma sono esposte 17 tavole su sfondo digitale del pluripremiato Migranti, libro dell'illustratrice peruviana che nelle sue diciotto edizioni racconta solo attraverso poetici disegni il duro viaggio di un gruppo di animali attraverso una foresta oscura; completano il percorso 11 tavole inedite di un nuovo libro di prossima pubblicazione, insieme ad altri componimenti recenti.
All'Istituto centrale per la Grafica la mostra "Regina Viarum.
La Via Appia nella grafica tra Cinquecento e Novecento" in programma dal 19 settembre al 7 gennaio dedicata alla celebre strada consolare in occasione della sua candidatura alla Lista del Patrimonio Mondiale dell'Unesco: curata da Gabriella Bocconi, l'esposizione riunisce circa 70 opere tra disegni, incisioni, matrici, libri e fotografie la fortuna iconografica dell'Appia.
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