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Ai Vaticani il corpus Nobili di autoritratti Io dipinto

Ai Vaticani il corpus Nobili di autoritratti Io dipinto

apre la pittrice Linda Buonajuti che si ritrae come amazzone

ROMA, 10 ottobre 2024, 15:33

Redazione ANSA

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(di Laura Valentini) Una carrellata di autoritratti di 64 artisti che vanno dai nomi più noti dell'arte italiana di primo e secondo Novecento, da Giorgio De Chirico a Giacomo Balla, ad altri meno conosciuti ma di grande impatto come la pittrice veneziana Linda Buonajuti che si ritrae come amazzone a figura intera in un quadro di atmosfera mitteleuropea. Ed è proprio la sua opera che è stata scelta per aprire la mostra 'Io dipinto', realizzata ai musei Vaticani con l'intero corpus della Collezione Nobili: il nucleo di autoritratti proviene dalla più ampia raccolta di opere d'arte di Franco Nobili, (Roma 1925-2008) imprenditore e manager direttore dell'Iri negli anni tra il 1989 ed il 1993, e di sua moglie Antonietta costituita dalla coppia nel corso della seconda metà del Novecento, che resterà aperta fino all'11 gennaio 2025.
    "Era il 2018 quando ho incontrato per la prima volta le figlie di Franco e Maria Antonietta Nobili", spiega Barbara Jatta, Direttrice dei Musei Vaticani, alla presentazione della mostra "e in quell'occasione mi anticiparono il desiderio che i genitori avevano avuto, e la loro volontà di concretizzarlo, di destinare una parte dell'importante collezione d'arte che avevano raccolto nel corso della loro vita insieme ai Musei Vaticani, una nuova 'casa' all'interno di un Museo di pubblica fruizione. Oggi - dopo ricerche, studi ed approfondimenti - la celebriamo con una mostra che presenta integralmente il lascito, all'interno delle Salette della Torre Borgia dei Musei Vaticani, secondo un andamento tematico che esce dal consueto raggruppamento cronologico o alfabetico con cui si trovano spesso esposti gli autoritratti". Un filone di collezionismo raro e che qui viene presentato celebrando l'amore per il volto di quell'arte, come osserva la curatrice della Collezione d'Arte Moderna e Contemporanea, Micol Forti, "in cui il rappresentante coincide con il rappresentato a volte non controllando del tutto l'immagine che vuole dare di sè".
    La mostra, curata da Rosalia Pagliarani, spazia con i suoi dipinti dai nomi più noti dell'arte italiana di primo e secondo Novecento, con artisti quali Delle Site, Emilio Greco, Pietro Marussig, Ottone Rosai, a celebri nomi della Scuola Romana e dintorni, come Ferruccio Ferrazzi, Franco Gentilini, Virgilio Guidi, Mario Mafai, Fausto Pirandello e Alberto Ziveri, assieme a letterati prestati all'arte come Carlo Levi, Trilussa e Mino Maccari e a qualche pregevole presenza estera come quella di Xavier Bueno, artista spagnolo naturalizzato italiano, il cui dipinto 'doppio' lo mostra nella sua versione allo specchio con una atmosfera sospesa "che richiama Vermeer - spiega Pagliarani - mentre nel dipinto sul retro della tela sono ritratte una serie di pipe di calcare, il suo oggetto feticcio".
    All'originale ed eclettico allestimento della raccolta all'interno della casa di famiglia a Roma, nonché alle figure di Franco Nobili e di sua moglie Maria Antonietta Trojani, detta Mantò, è dedicata una sezione espositiva che presenta foto d'epoca e documenti. L'accesso alla mostra è gratuito ed è incluso nel biglietto d'ingresso ai Musei Vaticani.
   

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