(di Amalia Angotti)
Artissima, da 31 anni punto di riferimento dell'arte contemporanea, entra nel quarto decennio e conferma il suo ruolo di "fiera di scoperta delle giovani gallerie in grado di sorprendere i collezionisti". Ancora una volta all'Oval Lingotto il primo weekend di novembre, la fiera - per la terza volta sotto la guida di Luigi Fassi - consolida nel 2024 la sua identità internazionale con 189 gallerie provenienti da 34 Paesi, ben 37 all'esordio. Diverse, nonostante le difficoltà della Brexit che ha aumentato i costi, arrivano da Londra, dove c'è stata una vera esplosione di gallerie d'arte.
Sulle pareti di carton gesso ci sono opere del valore di 1.500 euro e altre che valgono svariati milioni: alcune di queste - spiega Fassi - da lunedì diventeranno opere pubbliche all'interno delle collezioni della Gam e del Castello di Rivoli grazie al budget da 280.000 euro, il più alto degli ultimi dodici anni, stanziato dalla Fondazione per l'Arte Crt, presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo. Sono previsti inoltre nell'ambito di Artissima 11 premi e un fondo dedicato alle gallerie emergenti.
"Questa, se escludiamo la Biennale di Venezia, è la più importante Art Week italiana. A Torino converge tutto il sistema: curatori, direttori e presidenti dei musei, collezionisti, giornalisti di settore, appassionati. L'epicentro del mercato dell'arte in questa settimana è qui, la carovana dell'arte fa tappa a Torino. Artissima ha reso possibile l'inizio di tante avventure. Ha creato per gemmazione spontanea iniziative di contorno, tutti aspettano la data dell'edizione successiva" sottolinea Fassi che riconosce il contributo fondamentale della città. "Torino ci crede fortemente, aumenta le risorse, i premi, respira all'unisono e questo è fondamentale. Stanno aumentando le sinergie con le principali istituzioni della città, non ce n'è una che non dialoghi con Artissima. Non dimentichiamo che a Torino vivono e lavorano tre direttori di Artissima, Sara Cosulich, Francesco Manacorda e il sottoscritto".
Fassi sottolinea la massima attenzione ai collezionisti.
"Abbiamo fatto uno scouting parallelo, andiamo a cercare i collezionisti, è un lavoro che facciamo di concerto con le gallerie. Aumentiamo il tasso di scoperta e di ricerca.
Artissima si rivolge alla classe media, a chi è cresciuto in una casa in cui c'è un paio di opere d'arte in salotto e qui può trovarne una da comprare". L'identikit dei collezionisti? "Sono in crescita gli over 50 che vogliono tenere la posizione, rilanciare le proprie competenze in un mercato complesso.
L'offerta non è in declino. E' stato un anno difficile, ci sono gallerie che hanno chiuso ma ci sono anche gallerie che hanno un'offerta importante. Ad Artissima i collezionisti si sentono a casa, ricevono un'accoglienza straordinaria".
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