(di Marzia Apice)
C'è tanta fotografia d'autore nelle
mostre di questo weekend, da Fontana a Basilico, ma anche l'arte
antica con Bernini e quella novecentesca tra astratto e
informale.
ROMA - Il Museo dell'Ara Pacis ospita dal 13 dicembre al 31
agosto "Franco Fontana. Retrospective", curata da Jean-Luc
Monterosso: una selezione di 200 fotografie, unite a particolari
installazioni e video, delineano per il pubblico l'universo
creativo del fotografo modenese, raccontandone i temi ricorrenti
(i paesaggi, l'architettura urbana, le automobili, le ombre),
l'evoluzione dello stile e la ricerca artistica nel corso degli
anni. "Gabriele Basilico. Roma" è la mostra allestita a Palazzo
Altemps dal 12 dicembre al 23 febbraio in occasione
dell'ottantesimo anniversario dalla nascita del grande maestro
della fotografia italiana. Curata da Matteo Balduzzi e Giovanna
Calvenzi, la mostra - articolata in due nuclei principali e con
un focus dedicato all'archivio del fotografo - presenta per la
prima volta al pubblico un itinerario che attraversa le
principali ricerche realizzate da Basilico su Roma. Alla
Fondazione Memmo la mostra "In una brezza leggera. Conversation
Piece | Part X", a cura di Marcello Smarrelli: Bianca Bondi,
Enzo Cucchi (con un'opera collettiva realizzata insieme ad
Andrea Anastasio, Francesco Arena, Marc Bauer, Elisabetta
Benassi, Carlo Benvenuto, Domenico Mangano), Sidival Fila,
Vanessa Garwood e Richard Mosse sono gli artisti chiamati a
raccontare con le loro opere il rapporto con Roma, città scelta
come luogo di residenza e di ricerca.
ARICCIA - A Palazzo Chigi fino al 18 maggio la mostra "Bernini e
la pittura del '600. Dipinti della Collezione Koelliker", a cura
di Francesco Petrucci. Riuniti nel percorso numerosi dipinti
attribuiti al Bernini, tra ritratti e studi di figura (alcuni
rari autografi, come l'Autoritratto mentre disegna o il Ritratto
del poeta Virginio Cesarini) che fanno parte della Collezione
Koelliker, una delle più importanti collezioni private d'arte
italiana al mondo.
STRA (Ve) - Dal 13 dicembre al 16 marzo Villa Pisani ospita la
retrospettiva di Giorgio Cutini dal titolo "Cutini. Canto delle
stagioni": inquietudine, solitudine e silenzio sono i grandi
temi attorno a cui ruotano le oltre 130 fotografie esposte, in
cui si esplicita la ricerca dell'artista, da sempre interessato
a nuove possibilità di visione attraverso il mezzo fotografico.
JESI - Fino al 4 maggio a Palazzo Bisaccioni "La libera maniera.
Arte astratta e informale nelle collezioni Intesa Sanpaolo" a
cura di Marco Bazzini e con il coordinamento di Mauro Tarantino:
con opere di artisti del calibro di Burri, Fontana, Pomodoro,
Vedova, Munari, Accardi e Novelli, la mostra si focalizza
sull'arte fiorita nel vitale periodo tra la fine della Seconda
guerra mondiale e l'inizio dei favolosi anni Sessanta in Italia.
MORESCO - Dal 14 dicembre negli spazi di Tomav - Torre di
Moresco CentroArti Visive la collettiva "Il silenzio è d'oro",
con opere di Marco Cingolani, Pierpaolo Curti, Minus.log, Luca
Moscariello, Luca Piovaccari, Ciro Vitale, a cura di Andrea
Giusti. Il progetto, partendo dalla figura di Luigi Nono e dalle
sue idee sul silenzio, stimola a recuperare il pensiero critico
e creativo con opere che ritornano al lavoro lento e manuale
(tra pittura, scultura e disegno) per riallacciare i ponti con
gli intervalli della meditazione.
LUCCA - Chiuderà il 15 dicembre la sesta edizione biennale di
Photolux Festival, il cui tema scelto per il 2024 - "Il Bel
Paese?" - è un invito a riflettere sull'identità italiana. Nel
programma 19 mostre, tra cui la retrospettiva "Sotto questo
sole" di Massimo Vitali a Palazzo Ducale, a cura di Matteo
Balduzzi, che celebra il trentesimo anniversario della sua prima
fotografia delle spiagge italiane, e le esposizioni di Joakim
Kocjancic con "Italia/Europea" che esplora, la parte italiana
del progetto legato a un'Europa senza confini, e di Massimo
Mastrorillo con "Omicidio bianco", un'indagine sulle morti
bianche sul lavoro in Italia.
TARQUINIA - Fino al 4 marzo la mostra diffusa "1437. La Madonna
di Filippo Lippi, Tarquinia e il cardinale Vitelleschi"
realizzata a chiusura delle celebrazioni del centenario del
Museo Nazionale Archeologico di Tarquinia. La mostra svela i
legami fra arte, religione e potere nella Tarquinia della prima
metà del '400, presentando il capolavoro di fra Filippo Lippi
"La Madonna di Tarquinia" nel luogo per cui era stata pensata e
commissionata, palazzo Vitelleschi, oggi sede appunto del Museo
Archeologico.
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