(di Patrizio Nissirio)
(ANSAmed) - PADULA, 26 SET - L'intera valle e le sue montagne
- da un lato gli Alburni dall'altro la catena della Maddalena -
sono state letteralmente attraversate dalla Storia, passaggio da
nord a sud cruciale per i romani, gli invasori Visigoti, i
Borbone, i bizantini e gli importanti signori locali, come i
Sanseverino: è il Vallo di Diano, nell'estremo sud della
provincia di Salerno e in odor di Lucania, che conserva in sé le
tracce del ricco passato passato. Prima fra tutte la
straordinaria e colossale Certosa di San Lorenzo a Padula, la
seconda più grande d'Europa dopo quella di Grenoble, che siede
al centro della zona, decretata Patrimonio dell'Umanità
dell'Unesco dal 1998.
Ma se la Certosa, con i suoi tesori - molti furono trafugati
dai soldati napoleonici e andati purtroppo perduti - attrae
visitatori (anche se non nei numeri che un tesoro del genere
meriterebbe), la zona e i 15 paesi che la punteggiano ha molto
da offrire tra antichità, tradizioni, gastronomia e - grazie a
intraprendenti giovani della zona che rientrano dopo esperienze
in altre regioni o all'estero - anche motivi d'attrazione nuovi
e originali.
"Vogliamo offrire qualcosa di diverso, che appartiene a
questa terra ma che rischia di essere dimenticato - dice il
padulese Francesco Ferrinho, che insieme a un socio, dopo aver
studiato a Perugia, si è inventato 'Silentium' un liquore che
utilizza le erbe alla stessa maniera in cui lo facevano i monaci
certosini di Padula - Abbiamo creato questa startup e aspiriamo
a convincere i proprietari di terreni abbandonati a lasciarci
coltivare erbe tradizionali". E sempre a Padula, oltre a chiese
in gran numero e un panorama mozzafiato, si può scoprire la
casa-museo dedicata a Joe Petrosino, figlio di questo piccolo
centro che rivoluzionò le tecniche investigative della polizia
di New York, inferendo duri colpi alla mafia, prima di finire
vittima di un agguato a Palermo. La sua storia, con grande
abilità narrativa, viene raccontata dal pronipote Nino.
Nello splendido Palazzo Padula, c'è chi invece è giunto qui
da lontano, l'americana Melinda Borysevicz, che ha creato una
residenza di artisti che qui vivono alcune settimane all'anno e
creano nei modi più diversi. Chi sceglie di inerpicarsi per le
antiche strade padulesi può decidere di fermarsi
nell'accogliente hotel Villa Cosilinum.
A Sala Consilina, invece, un altro giovane imprenditore ha
creato Kasanna, azienda che stagiona ed affina formaggi locali:
Nicola Memoli, che spiega di aver scelto di restare nonostante
le grandi difficoltà. "Uniamo la tradizione ad una continua
sperimentazione sui sapori", spiega.
Ma c'è anche chi punta sul conservare la memoria e il calore
unico delle tradizioni. A Casalbuono, alle porte della
Basilicata, c'è il ristorante a casa 'Anna di Esterina', un'ex
panetteria dove dallo scorso luglio si cena in maniera
strepitosa in un ambiente letteralmente domestico: alla fine si
fa inevitabilmente amicizia con i due proprietari, ma anche con
chi passa per la stradina e si ferma a chiacchierare. Uno dei
valori straordinari di questo spicchio di sud. Ad Atena Lucana,
l'insediamento più antico del Vallo, si sta cercando di
recuperare proprio il passato - con un progetto di memoria
collettiva che punta a un archivio di comunità per la
digitalizzazione del patrimonio culturale e favorire gli
incontri tra residenti, artisti, studiosi e operatori.
Nel Vallo di Diano si può anche vagare per le strade di
Teggiano e le sue tante chiese - e anche un bel museo diocesano
- e scoprire le storie legate al culto di San Cono, molto
venerato dai locali. Nel bellissimo chiostro della chiesa della
Santissima Pietà - insieme alla cattedrale di Santa Maria
Maggiore, il luogo più spettacolare del paese - l'arte
contemporanea si mescola con le atmosfere tardo
quattrocentesche.
Per chi ama la natura - accanto ai numerosi cammini tra
valle e montagne - c'è il piccolo ma interessante Parco dei
mulini di San Pietro al Tanagro (dove si possono visitare anche
antichi mulini recuperati) oppure, a mezza costa, degustare vini
nella splendida vigna dell'azienda Cantina Tempere. A Polla, la
'porta' del Vallo a nord - da vedere l'interessante Museo del
Suolo, fonte di conoscenza di meraviglie vegetali ed animali
della zona. Nello stesso paese, sorge il Santuario di
Sant'Antonio, decorato da preziosi affreschi anche nel chiostro,
che per i fedeli ha un valore aggiunto: una statua di
Sant'Antonio che nel 2010 iniziò a versare lacrime, evento
riconosciuto come miracoloso dalla Chiesa cattolica. (ANSAmed).
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