NEW YORK - Arte Povera compie 50 anni e celebra a New York nel nome di due dei suoi protagonisti: Ileana Sonnabend e Germano Celant. La galleria Levy Gorvy su Madison Avenue ospita da oggi una rassegna curata dal critico e storico dell'arte italiano che nel novembre 1967 su Flash Art tenne a battesimo il gruppo di giovani creativi che lavoravano tra Torino, Bologna, Genova e Roma. In mostra fino al 23 dicembre sono gli artisti lanciati internazionalmente dalla romena di nascita Sonnabend nelle sue gallerie, prima a Parigi e poi a New York.
Sonnabend, che di Celant fu "mentore e madre" come spiega lui stesso all'ANSA al vernissage della mostra, negli anni Sessanta fece conoscere fuori d'Italia Giovanni Anselmo, Pier Paolo Calzolari, Jannis Kounellis, Mario Merz, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto e Gilberto Zorio. I 50 anni di Arte Povera sono al centro di celebrazioni anche a Londra, alla Estorick Collection, e a Roma, nella mostra su Sessantotto alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna. A New York la galleria di Daniella Luxembourg e Amalia Dayan ospita "Contingencies: Arte Povera and After", affiancando capolavori del movimento con opere contemporanee ispirate allo stesso spirito rivoluzionario.
Intanto Pistoletto torna a creare: l'artista di Terzo Paradiso rotolerà una nuova "Sfera di Giornali" il 4 novembre peli strade di Cold Springs. La performance e' organizzata da Magazzino for Italian Art, l'iniziativa dei collezionisti Nancy Olnick e Giorgio Spanu che qualche mese fa ha aperto al pubblico sulle rive dell'Hudson.
"Con Ileana e e col marito Michael ci incontrammo alla Biennale di Venezia del 1964 e il termine di Arte Povera e' natO proprio da una conversazione con lei", ha detto Celant al taglio del nastro da Levy Gorvy davanti a pezzi che i Sonnabend avevano esposto nell'appena aperta galleria parigina a partire da Mario Schifano nel 1963 e Pistoletto l'anno successivo. La Sonnabend aveva poi aperto a New York nel 1970: in questo modo Ileana gioco' un ruolo centrale non sono nell'introdurre l'arte americana dell'epoca in Europa ma anche nel portare la sua controparte italiana ed europea in America.
"Povera" per Celant significava soprattutto "non convenzionale" come nel "teatro povero" del regista polacco Jerzy Grotowski che aveva abbandonato costumi e altri oggetti non essenziali per concentrarsi sulla recitazione e l'interazione degli attori con il pubblico. Tanti i pezzi celebri in mostra tra cui "Marzia con la Bambina" di Pistoletto che entro' nella prima mostra dedicata all'artista dalla Sonnabend nel 1964 e l'"Igloo" del 1971 di Mario Merz in prestito dal Walker Museum di Minneapolis: incluso nella prima mostra su Arte Povera della SonnaBend a New York e composto di luci al neon, vetro, pietra, argilla, legno, frutta, cera e tubi metallici, e' ispirato alla sequenza di Fibonacci.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA