Questa settimana 80 donne aggiungono un capitolo femminile alla storia degli sport di montagna, finora dai tratti prevalentemente maschili: nell’ambito dell’iniziativa di Svizzera Turismo 100% Women, che punta a rendere più visibili le donne negli sport di montagna e outdoor, sono arrivate in Svizzera donne provenienti da Europa, Stati Uniti, ma anche da Paesi come Iran, India, Sudafrica, Kazakistan o Ecuador. Insieme hanno formato la cordata femminile più lunga del mondo sul Breithorn (4164 metri), stabilendo un record mondiale.
Prima dell’impresa, chiunque con le condizioni fisiche necessarie per affrontare la scalata poteva candidarsi online per uno dei dieci posti liberi disponibili. I restanti posti sono stati assegnati dagli organizzatori a giornaliste e altre candidate, provenienti dalla Svizzera e dall’estero, con l’obiettivo di comporre una squadra più variegata possibile, rappresentativa di tutte le donne.
La Svizzera, tra le altre, era rappresentata dalla storica Marie-France Hendrikx, decisamente felice dopo la scalata: «La mia partecipazione a questa avventura femminile è stata piena di energia positiva ed entusiasmo. Per nulla al mondo mi sarei persa questo evento unico», sono state le parole della Hendrikx dopo la scalata per descrivere le sue emozioni. «La storia dell’alpinismo e degli sport di montagna si è così arricchita di un capitolo scritto dalle donne. La nostra speranza è che l’iniziativa ispiri tante altre donne di oggi e di domani a scrivere una nuova pagina nella storia di questa disciplina più aperta e più inclusiva.»
Pure la scalatrice iraniana Mina Ghorbani ha trovato l’atmosfera della cordata femminile estremamente positiva: «Anche se noi donne siamo stigmatizzate e dobbiamo lottare contro gli stereotipi e le barriere di genere, vogliamo comunque contribuire in egual misura alla società. Questa lotta è più importante nel mio Paese, l'Iran, che in altri Paesi. Iniziative come 100% Women ci permettono di farlo, anche grazie ai collegamenti con le donne scalatrici in Svizzera e nel mondo. Ci dimostrano che abbiamo tutti gli stessi obiettivi». E anche l’attrice tailandese e «UN Women Goodwill Ambassador» Cindy Sirinya Bishop ha aggiunto: «Vogliamo dimostrare che le donne dovrebbero essere rappresentate e visibili in tutti i settori, anche negli sport di montagna. È una parte importante del cammino verso una società veramente paritaria e che rispetta la diversità.»
Grazie alle migliori prospettive meteorologiche e alle condizioni di sicurezza (meno vento, migliori condizioni di neve e ghiaccio), la salita sul Breithorn si è svolta venerdì 17 giugno anziché giovedì. In questo modo le donne arrivate hanno avuto più tempo per esplorare la località alpina di Saas-Fee, il campo base, e per prepararsi, con una sessione di allenamento sul ghiacciaio del Längfluh.
A fare in modo che le straordinarie immagini del record mondiale facciano anche il giro del mondo sono le partecipanti stesse, attraverso la loro presenza sui media tradizionali e sui loro canali social. In totale le partecipanti solo attraverso i loro canali social media raggiungono oltre 24 milioni di persone. Come ad esempio l’attrice coreana Lee Si-young, accompagnata da una troupe televisiva coreana prima e dopo l’escursione in quota e che con il suo canale TikTok raggiunge oltre 17 milioni di fan. «L’iniziativa ci permette non solo di unire le donne e renderle più visibili negli sport di montagna e outdoor in generale, ma anche di presentare al meglio la Svizzera come destinazione montana in patria e all’estero», ha commentato Letizia Elia, membro della direzione di Svizzera Turismo.
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