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Met trova accordo con la Grecia per la collezione delle Cicladi

Met trova accordo con la Grecia per la collezione delle Cicladi

modello per marmi Elgin; controllo ad Atene, esposta per anni NY

NEW YORK, 13 ottobre 2022, 15:37

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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(di Alessandra Baldini) Mentre la Gran Bretagna si arrocca per tenere al British Museum i marmi del Partenone, a New York il museo Metropolitan escogita un meccanismo con la Grecia per poter esporre a lungo termine nelle sue sale una importante collezione privata di arte cicladica. La raccolta messa assieme in 40 anni dal miliardario e filantropo Leonard Stern è considerata una delle più importanti al mondo del settore. Sarà presentata per 10 anni nella Grande Mela, anche se nominalmente la proprietà dei circa 160 pezzi passerà sotto il controllo del governo di Atene. "Per me era importante che restassero tutti assieme", ha detto Stern delle sculture e dei vasi creati millenni fa nelle Cicladi, un arcipelago dell'Egeo al largo della costa greca. In base all'accordo approvato in settembre dal Parlamento ellenico, quindici dei pezzi più importanti della raccolta saranno esposti in un primo momento all'inizio di novembre nel nuovo museo di Arte Cicladica di Atene. Troveranno poi posto nelle gallerie greco-romane del Met a partire dall'inizio del 2024. L'intesa copre un arco di 50 anni, durante i quali, dopo il decennio iniziale, pezzi della raccolta viaggeranno in Grecia e altri da collezioni greche saranno esposti al Met. Il negoziato è stato condotto in porto in un momento in cui il governo greco è attivamente impegnato a recuperare oggetti archeologici che teme esser stati esportati illegalmente: al primo posto i marmi del Partenone del British Museum che l'inviato di Sua Maestà alla Corte di Costantinopoli Thomas Bruce, settimo conte di Elgin, all'inizio dell'Ottocento smontò dall'Acropoli e portò in patria con la scusa che li stava salvando dalla distruzione certa. Il museo londinese ha proposto alla Grecia una 'partnership' che potrebbe portare al ritorno dei rilievi ad Atene sotto forma di prestito al Museo dell'Acropoli. La nuova premier Tory, Liz Truss, si è pero' detta contro ogni forma di rimpatrio delle sculture. Nel caso di Stern, il miliardario ha donato la collezione all'Hellenic Ancient Culture Institute, una organizzazione no profit basata in Delaware che salvaguarderà le antichità e coordinerà la loro esposizione. L'istituto è governato da un board il cui presidente e la maggior parte dei membri sono nominati dal Museo Cicladico, una istituzione privata fondata nel 1986 per ospitare le raccolte di Nikolaos e Aikaterini Goulandris sotto la supervisione del ministero della cultura greco. La legge greca impone la proprietà del governo su tutte le antichità "trasportabili" datate a prima del 1453 (la raccolta Stern risale ai secoli tra la fine del Neolitico e l'età del Bronzo). Consente la proprietà di oggetti dopo il nulla osta del ministero della cultura, ma vieta l'acquisto di beni culturali che potrebbero esser stati scavati e trafficati illegalmente.
   
   

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