NEW YORK - Il fenomeno del momento nel mercato dell'arte a New York si chiama Anna Weyant e ha 27 anni.
Un suo quadro battuto da Sotheby's in maggio per 1,6 milioni di dollari, un'altro da Christie's per 1,2 milioni di dollari la scorsa settimana e fino a Natale una mostra su Madison Avenue da Gagosian che da quest'anno la rappresenta: Anna e' certamente sulla cresta dell'onda. "Sembra una fiaba del nostro tempo", ha scritto il Magazine dello Smithsonian a proposito della giovane canadese i cui quadri tre anni fa vendevano per 400 dollari. "Immaginate Botticelli come una Millennial, le cui bellezze dalla pelle di porcellana alzano la gamba come in un 'meme' alla Victoria Beckham o mettono collane d'oro con scritto sopra 'Corri o muori'", nelle parole del Wall Street Journal sui ritratti di ragazze e giovani donne che evocano, secondo il 'New York Times', "un erotismo sentimentale". Tra le muse della mostra da Gagosian, intitolata 'Baby, it Ain't Over Till It's Over", una e' Venus Williams, che non ha bisogno di presentazioni, l'altra e' la coetanea Eileen Kane, sex podcaster con quasi 400 mila followers su Instagram dove si firma 'Killer And A Sweet Thang'.
I quadri evocano nello stile i 'grandi maestri' dell'arte olandese con un pizzico di surreale ironia nei soggetti e inquietudini alla Balthus o alla John Currin. Weyant e' attualmente la piu' giovane artista rappresentata dall'impero di Larry Gagosian, una "complicazione" come ha suggerito il Wall Street Journal, perche' per l'ultimo anno il 77enne gallerista sarebbe diventato il suo compagno di vita. Al 'Wall Street Journal' Gagosian ha detto che "lei non parla il gergo dell'arte" e che lui, come nella favola di Cappuccetto Rosso, sta solo "cercando di proteggerla da tutti i lupi cattivi". Se Anna e' in vertiginosa ascesa, per Larry si sta avvicinando il momento del tramonto? Senza eredi diretti, il piu' potente gallerista del mondo - giro di affari stimato al miliardo di dollari, 19 sedi in sette Paesi del mondo tra cui l'Italia - ha annunciato la scorsa settimana i primi passi verso la successione. "Voglio che la mia galleria vada avanti indefinitamente", ha spiegato, precisando di non aver alcuna intenzione di andare in pensione e smentendo voci di una possibile acquisizione da parte di Lvmh. Gagosian ha creato un board di consiglieri che aiuteranno il suo impero a sopravvivere dopo l'uscita di scena del fondatore. Ne fanno parte, oltre ai vertici della galleria, 12 collezionisti tra cui Delphine Arnault, vicepresidente di Louis Vuitton, e poi l'italiano Francesco Bonami, l'artista Jenny Saville e la regista Sofia Coppola.
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