Chi visita Berlino questo autunno
e inizio inverno ha l'opportunità di ammirare una mostra che
consente di farsi un'idea - o approfondire la propria conoscenza
- dell'arte di Edvard Munch, il pittore norvegese famoso per la
serie di dipinti intitolati "L'urlo" ma che ha prodotto anche
molti altri capolavori. L'esposizione dal titolo "Edvard
Munch - Zauber des Nordens" ("magia" o "incanto del nord"),
inaugurata il 15 settembre, resterà aperta presso la
"Berlinische Galerie" fino al 22 gennaio offrendo circa 80 sue
opere con accanto quelle di altri artisti della fine del XIX
secolo a Berlino. L'ingresso costa 15 euro, il catalogo 39,80 e
c'è un'audio-guida gratuita anche in inglese ascoltabile
direttamente dal proprio smartphone. "La modernità radicale
della pittura di Munch (1863-1944) sfidò i suoi contemporanei.
Questo vale soprattutto per la scena artistica berlinese di fine
secolo, sulla quale il simbolista norvegese ebbe una grande
influenza", sottolinea il sito del museo. La mostra, che
racconta la storia dell'artista nel suo rapporto con Berlino
attraverso dipinti, grafiche e fotografie. è stata realizzata in
collaborazione con il "Munch" di Oslo. A Berlino non è
esposta nessuna delle quattro versioni de 'L'urlo' in quanto, ha
scritto all'ANSA la responsabile della Collezione di Belle Arti
del museo, Stefanie Heckmann, queste "opere iconiche del
modernismo" sono "fragili e preziose" e, "per quanto ne
sappiamo, non sono più in prestito per motivi di sicurezza".
Del resto "non fu 'L'urlo' a scaldare gli animi a Berlino" bensì
"opere come 'Il bacio', 'La malinconia' e 'Notte a Saint-Cloud',
ha ricordato il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine
Zeitung.
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