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Manet e Degas, al Met dialogo tra due artisti moderni

Manet e Degas, al Met dialogo tra due artisti moderni

Mostra con 160 opere ne svela l'influenza sulla pittura francese

NEW YORK, 25 settembre 2023, 15:38

(di Gina Di Meo)

ANSACheck

Manet e Degas, al Met Museum dialogo tra due artisti © ANSA/Musée d’Orsay, Dist. R

Manet e Degas, al Met Museum dialogo tra due artisti © ANSA/Musée d’Orsay, Dist. R
Manet e Degas, al Met Museum dialogo tra due artisti © ANSA/Musée d’Orsay, Dist. R

 Al Metropolitan Museum di New York va in scena il ritratto di due giganti della pittura francese del 19/o secolo. Intitolata semplicemente 'Manet/Degas', si apre oggi una mostra che in modo unico esplora un dialogo del tutto particolare tra i due pittori. Nati a Parigi a solo due anni di distanza, Édouard Manet nel 1832 mentre Edgar Degas nel 1834, (quest'ultimo tuttavia visse molto più a lungo, ndr) i due erano amici, rivali e spesso antagonisti in un contesto di opere che hanno definito lo sviluppo della pittura moderna in Francia. La mostra, curata da Stephan Wolohojian e Ashley Dunn, è frutto della collaborazione tra il museo newyorkese e il Musée d'Orsay e de l'Orangerie di Parigi.
    "Manet/Degas' - ha detto all'ANSA Max Hollein, direttore del Met - esplora una nuova narrativa su come il modernismo ha sviluppato un dialogo tra i due artisti. Vogliamo raccontare una storia mai raccontata prima, una relazione che è stata di amicizia, di rivalità oltre che di legami di tipo familiari.
    Crediamo anche che lo scopo del Met sia anche quello di offrire ai nostri visitatori un'esperienza artistica unica e allo stesso tempo di dare un contributo alla ricerca e allo sviluppo accademico".
    Disposta in ordine cronologico e per temi in 13 sezioni, la mostra vede affiancate opere di entrambi gli artisti, con il loro modo di influenzarsi a vicenda o di prendere le distanze su un soggetto. I due si incontrano presumibilmente per la prima volta al Louvre di Parigi tra il 1861 e 1862. Degas stava lavorando ad un'incisione su un modello di un ritratto opera di Diego Velázquez. All'incirca nello stesso periodo, Manet aveva eseguito lo stesso tipo di lavoro.
    Le opere che iniziano il percorso della mostra sono due autoritratti degli artisti e quello di Manet è uno dei sue due soli autoritratti. Rappresenta se stesso sia come pittore, con in mano gli attrezzi del suo mestiere, sia come un dandy parigino con un cappello in feltro nero e una giacca gialla. In mostra anche quello che il New York Times ha titolato come il dipinto più scandaloso del 19/o secolo, 'Olympia' (1863), per cui Manet si ispirò alla 'Venere di Urbino' di Tiziano.
    All'epoca l'opera suscitò scalpore in quanto rappresenta una prostituta. Di Degas ci sono tra le altre, 'Donna con crisantemi' (1865) e 'Donna che fa il bagno in una vasca poco profonda' (1885). La mostra resterà allestita fino al 7 gennaio del 2024.
   

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