(di Ida Bini)
"La chiave Michelin è
un'indicazione chiara, distintiva e affidabile per i
viaggiatori; un sistema per rendere facilmente riconoscibile
l'eccezionalità dei nostri alberghi in tutto il mondo, proprio
come le stelle distinguono i ristoranti all'apice della loro
arte". Gwendal Poullennec, direttore internazionale delle Guide
Michelin, racconta con entusiasmo all'ANSA il nuovo progetto.
Fino al momento dell'annuncio a Parigi, nulla trapelava dal
direttore e dal suo entourage, tranne un entusiasmo che andava
oltre l'interesse economico. La nascita della Guida Michelin La
Clef, la chiave, può davvero rivoluzionare il mondo
dell'ospitalità. Il concetto di Stella Michelin è ormai entrato
nel nostro lessico quotidiano per indicare qualcosa di veramente
eccellente; ora ci si aspetta un nuovo modo di concepire
l'hôtellerie e i viaggi grazie alla nuova guida che prenderà
vita nel 2024. Non ci si può che aspettare il meglio dalla
Michelin, che dal 1900 aiuta i viaggiatori; originariamente la
guida era destinata agli automobilisti, per aiutarli a scegliere
dove andare in un momento in cui mancavano le informazioni.
"Oggi, invece, ce ne sono moltissime - commenta Poullennec - e
la nostra guida vuole essere un punto di riferimento sicuro e
affidabile. Il nostro team di esperti, ispettori anonimi e
autonomi - prosegue il direttore - ha selezionato le migliori
strutture di tutto il mondo, secondo 5 criteri come
l'integrazione dell'hotel nel suo territorio, l'eccellenza in
termini di architettura e design, la qualità del servizio,
l'unicità dell'albergo e la coerenza tra l'esperienza e il
prezzo pagato. E' per questo che nelle nostre scelte non
rientrano i grandi brand, ma locali unici che garantiscano
l'eccezionalità". L'assegnazione della Chiave Michelin avverrà
da parte degli ispettori dopo uno o più soggiorni in ogni hotel,
e i loro giudizi dovranno essere neutrali, equi ed esigenti.
Ecco perché il loro lavoro è stato lungo e meticoloso: iniziato
quattro anni fa, ha permesso di mettere in risalto le strutture
che elevano l'ospitalità a forma d'arte, creando esperienze
assolutamente uniche per i viaggiatori, secondo la filosofia
della Michelin. "Dopo la pandemia - prosegue il direttore
Poullennec - i turisti vogliono viaggiare e spendere, ma solo se
è garantita loro la possibilità di fare esperienze uniche,
indimenticabili. La prima selezione di hotel è già disponibile e
prenotabile sull'app e direttamente sul sito". Tre gli obiettivi
della nuova guida: consentire ai viaggiatori di far precedere o
seguire un'esperienza gourmet con un memorabile soggiorno in
hotel; guidare gli ospiti verso strutture con personalità che
offrano molto più di una semplice stanza per la notte; offrire
ai viaggiatori l'opportunità di scegliere, prenotare e
condividere le proprie esperienze su un'unica piattaforma
indipendente. La Guida orienta i viaggiatori verso strutture che
eccellono sotto ogni aspetto: approcci architettonici, know-how
professionale e una personalità ben identificabile della
struttura. "E questo grazie all'infaticabile lavoro degli
ispettori e alla loro immensa rete di conoscenze - dice
Poullennec - che sono passate in modo naturale dal mondo della
gastronomia a quello dell'accoglienza. L'unico comune
denominatore è la possibilità di continuare a vivere esperienze
uniche. Questo è soprattutto un riconoscimento del lavoro di
squadra di professionisti dell'ospitalità impegnati ed
entusiasti". E quando gli si domanda quale sia tra i 5 mila
prescelti il suo hotel preferito, il direttore ha semplicemente
ricordato che ci sono tipologie diverse in tutto il mondo e che
l'eccezionalità è impossibile da scegliere: "Ogni hotel -
conclude Gwendal Poullennec - dal Perù al Giappone, da Siena a
New York o a Buenos Aires, ha una sua personalità e una sua
bellezza, garantita da Michelin".
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