(di Mirco Paganelli)
Una natura potente e impetuosa, a
tratti drammatica, domina le valli del Nord del Portogallo dove
in autunno le foreste si infiammano d'oro e d'arancio. Le piogge
intermittenti che si nutrono dall'Atlantico gonfiano gli
innumerevoli ruscelli del Minho, del Douro e della Beira Alta,
le tre regioni storiche confinanti con le spagnole Galizia e
Castiglia.
Porto, la 'capitale del Nord', è l'epicentro dove confluisce il
fascino di questa terra cangiante e pregna di storia.
L'itinerario non può che cominciare dall'inizio, da
Guimarães, dove il Portogallo è stato fondato. "Sin dati tempi
dell'Impero romano c'era un senso di nazione in quest'area del
Paese - spiega Carlos Costa Carvalho, mediatore museale -. Un
generale romano disse: qui c'è gente che non vuole essere
governata, ma che non vuole governarsi". Riuscì nell'impresa
Alfonso I, primo re del Portogallo, dopo la celebre battaglia
del 1128. Il centro storico patrimonio Unesco di Guimarães è
dominato dal Palazzo dei duchi di Braganza, ad essi si deve
l'indipendenza dalla Spagna del 1640.
Poco distante sorge la frizzante Braga dai molti cafè e
ristoranti raffinati; memorabile l'organo della cattedrale. Il
capoluogo è un'ottima base per esplorare il Parco nazionale di
Peneda-Gerês, i cui scenari aspri e selvaggi sono di rara
bellezza. Tra i monoliti neri di roccia spumeggiano roboanti
cascate. Consigliato il sentiero lungo l'antica Geira, la via
romana che da Braga arriva a Santiago de Compostela.
Gratificanti le vicine cascate di Arado e Fecha de Barjas.
Consiglio prezioso: assicurarsi di pianificare il viaggio in
modo da essere il giovedì mattina a Barcelos quando ha luogo il
mercato più grande e antico di tutto il Paese. La città è un
celebre centro di produzione artigianale, a partire dal
Figurado, l'arte dei pupazzetti di ceramica: il più noto di
tutto è assurto a simbolo del Paese, il gallo. "Ho iniziato a
lavorare l'argilla a 11 anni - racconta Telmo Macedo, 31enne che
ha seguito le orme del nonno - L'università non faceva per me,
volevo la libertà di questo mestiere e creare ciò che ho in
mente".
La natura muta completamente addentrandosi nel Parco naturale
dell'Alvão, i cui morbidi declivi celano l'antico abitato di
Ermelo dai tetti in ardesia e dalle umili abitazioni in pietra,
in gran parte abbandonate per lo spopolamento montano.
Il barocco palazzo di Mateus, a Vila Real, è una delle
principali attrazioni dell'area; sorprendenti i suoi giardini
dagli effetti scenici immaginifici. Da qui, lungo l'autostrada
A24 si attraversano le pittoresche valli terrazzate vitivinicole
del Douro e si giunge a Lamego, deliziosa cittadina sovrastata
dal santuario di Nossa Senhora dos Remedios, tra le mete di
pellegrinaggio più iconiche di tutta la penisola.
Verso est si aprono le montagne della Beira Alta, regione
puntellata da pittoreschi borghi di pietra, come Sernancelhe,
oggetto di una recente riqualificazione. Catarina Cerqueira e
Tiago Lopes hanno deciso di lasciare Lisbona e venire a crescere
qui la loro bambina. "Volevamo vivere in un posto tranquillo,
abbiamo completamente cambiato la nostra vita e rincorso un
sogno - raccontano dalla loro pasticceria -. Molti altri giovani
stanno facendo lo stesso dopo il Covid".
Nella vicina Penedono, l'iconico castello offre scorci
mozzafiato sulle valli circostanti, così come il suggestivo
borgo castellato di Marialva. Entrambi valgono la visita.
Anche Trancoso sta vivendo una seconda vita grazie a dei giovani
imprenditori. "È una delle città più antiche del Portogallo.
Molti ebrei e brasiliani vengono qui a riscoprire le loro
radici", spiega André Frade che ha aperto un'originale drogheria
con sala da tè. A inizio novembre la fiera della castagna
richiama visitatori da tutta la regione. Linhares da Beira è un
altro grazioso villaggio di pietra annegato nel verde. Le rovine
del suo castello sono scalfite dal vento della Serra da Estrela.
La sorpresa finale sono i romantici tramonti di Porto, le cui
banchine storiche hanno ridisegnato nei secoli il canyon del
Duero. Oggi la città è un 'presepe' di facciate colorate. Centro
di transito forgiato da culture differenti, la capitale del Nord
è una fusione di architetture Liberty e di interni barocchi;
prodigiosi quelli delle chiese di Santa Clara e San Francesco.
Il turismo di massa sta però cambiando il volto del centro, e
a mantenere viva l'identità artigiana ci pensano alcune botteghe
storiche come 'Escovaria de Belomonte', l'unica in tutta la
penisola iberica a produrre anche scope fatte a mano. "La città
si stava spopolando, ma negli ultimi anni è cambiata molto -
spiega Sérgio Rodrigues che porta avanti l'attività avviata dal
nonno nel 1927 -. Ora è piena di turisti, e molti sono gli
appassionati di Harry Potter". La creatrice del maghetto di
Hogwarts ha insegnato all'Università di Porto. "Pare che J. K.
Rowling abbia visitato il nostro negozio due volte - rivela -, e
molti clienti ci visitano per questo motivo".
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