Il turismo egiziano, ora
penalizzato dai conflitti in atto nei Paesi vicini, ha visto nel
2023 un numero record di visitatori: 14 milioni e 906, superiore
anche al picco precedente dei 14,731 milioni registrati nel
2010, ed è deciso a non perdere questo primato. Lo ha detto il
ministro del Turismo e delle Antichità Ahmed Essa durante la
riunione di oggi del Consiglio dei ministri presieduto da
Mostafa Madbouly.
Perfino il quarto trimestre dell'anno, funestato da ottobre
dal conflitto Israelo-palestinese, ha visto una crescita dell'8%
rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (3,6 milioni
di turisti), comunque meno di quanto previsto.
Il ministro ha illustrato gli sforzi compiuti per mantenere
altro il livello degli arrivi: aggiungere nuove destinazioni
attrezzate e attività all'offerta turistica, per aumentare il
numero di camere d'albergo di varie categorie, oltre a quelli
fatti in collaborazione con le autorità interessate per
aumentare i voli a disposizione (previsto un raddoppio da qui al
2028) e agevolare l'ottenimento dei visti turistici, oggi
facilmente concessi online o direttamente all'aeroporto di
arrivo. Diversificati anche i meccanismi di promozione delle
destinazioni turistiche egiziane, così come l'attenzione ai
nuovi mercati e l'incoraggiamento del turismo arabo.
E ora, cosa si potrebbe realizzare in questo periodo
dell'anno per il turismo egiziano, tenuto conto della guerra a
Gaza? "Riformulare il rapporto con il settore privato - ha detto
Essa - e infondere fiducia" in turisti e investitori, una
direzione che "si è già riflessa nell'andamento del settore e
nell'aumento delle entrate in dollari e nella riforma
finanziaria del Consiglio Supremo delle Antichità destinata a
quintuplicare le sue entrate durante l'anno fiscale 2023/2024
rispetto all'anno 2021/2022 e riducendo la sua dipendenza dal
bilancio generale dello Stato, da due terzi delle sue spese a
zero".
Sicurezza e qualità dei servizi attirando viaggiatori e
investimenti dall'estero, insomma, saranno gli strumenti che
l'Egitto metterà nel 2024 a disposizione del turismo, ancora, al
momento, una voce importantissima del suo bilancio.
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