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Ponte del 1 novembre, 8 milioni 400mila italiani in viaggio

Ponte del 1 novembre, 8 milioni 400mila italiani in viaggio

Federalberghi, 90% resta in Italia, giro affari di 3.77 miliardi

ROMA, 28 ottobre 2023, 20:06

Redazione ANSA

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Saranno circa 8 milioni e 369 mila gli italiani che si metteranno in viaggio in occasione del ponte di Ognissanti. L'89,8% dei vacanzieri italiani resterà nel Belpaese (il 66,2% nella regione di residenza) mentre il 10,2% andrà all'estero. Chi resterà in Italia sceglierà in primis il mare (29,1%), le località d'arte (24,7%) e la montagna (21,5%). 

    Per chi andrà all'estero, le mete più ambite saranno le grandi capitali europee (83,3%), quelle extra europee (8,3%) e le crociere (5,6%). Emerge dall'indagine di Federalberghi.
    Il giro di affari complessivo si attesterà su circa 3,77 miliardi di euro ma il risultato sarebbe potuto essere ancora maggiore se non fosse stato per l'aumento dei prezzi che sta caratterizzando questo periodo. Infatti, quasi la metà dei vacanzieri (45,5%) ha deciso di ridurre la spesa per questa vacanza proprio a causa dell'inflazione.
    Nel 50,6% dei casi gli intervistati dichiarano di aver rinunciato alla vacanza per motivi economici; il 16,3% perché partirà in un altro periodo e il 15,4% per motivi familiari.
    La spesa media, comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti, si attesterà sui 451 euro a persona. Come di consueto, la spesa media per i viaggi in Italia (410 euro) è di gran lunga inferiore a quella per i viaggi all'estero (786 euro). La spesa per le vacanze si spalma su tutte le componenti della filiera turistica. Il 27% del budget di chi va in vacanza è destinato ai pasti (colazioni, pranzi e cene), il 25,5% al pernottamento, il 25,4% alle spese di viaggio, il 10% allo shopping e il 12,1% per tutte le altre spese (divertimenti, escursioni e gite).
    "Noi consideriamo pregevole la performance per il Ponte di Ognissanti, una ricorrenza che solitamente ricongiunge le famiglie ai propri affetti nei territori di origine. La Festa dunque è onorata - ha concluso Bocca - ma resta per noi motivo di sconforto il fatto che nel 50,6% dei casi si è dovuto rinunciare al viaggio a causa del costo della vita. Tengo sempre a sottolineare che, a nostro avviso, la vacanza è un bene primario di cui devono poter usufruire tutti". 
   

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