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Pantone 2025, ecco i viaggi color Mocha Mousse

Pantone 2025, ecco i viaggi color Mocha Mousse

La calda nuance di marrone dalle Ebridi al Mali

07 dicembre 2024, 11:48

Redazione ANSA

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Great Mosque of Djenné, Mali - RIPRODUZIONE RISERVATA

Great Mosque of Djenné, Mali - RIPRODUZIONE RISERVATA

Pantone Color Institute, centro che elabora le previsioni sulle tendenze cromatiche, ha deciso che il colore del 2025 sarà il Mocha Mousse, codice 17-1230, una calda tonalità di marrone, molto chiaro, che ricorda un morbido dolce al cacao o una crema di cioccolato e caffè. Sofisticata e delicata, è una sfumatura che suggerisce il desiderio di comfort e benessere. Nel mondo dei viaggi è possibile cercare questa nuance nell’ambiente naturale, a contatto con la terra, in luoghi dove ritrovare l’armonia con il mondo che ci circonda e l’equilibrio interiore.

Ecco qualche suggerimento per lasciarsi coccolare e incantare anche con l’immaginazione. Il colore del 2025 è quello dei terreni appena arati, dalle diverse sfumature di marrone, ma anche quello della torba, intenso e bagnato. Il migliore posto dove osservarlo è l’isola di Lewis, la più grande delle selvagge Ebridi Esterne, arcipelago al largo della costa nord occidentale della Scozia. Qui i terreni che circondano i cerchi di pietra, come quelli di Callanish, e persino i tetti in paglia croft dei cottage hanno una tonalità calda di marrone. Anche la steppa ha sfumature morbide color caffè: è un terreno povero d’acqua con una vegetazione bassissima, come quelli predesertici dell’Australia, dell’Africa, della Mongolia o delle aree desertiche di California e Arizona.

Viaggiando in Mali, attraverso terreni brulli, secchi e arsi, si arriva a Djenné, porta del deserto che conduce a Timbuctu. Il nome stesso Djenné significa ‘la città di fango’: qui infatti tutte le architetture sono costruite con mattoni di limo, color marrone, come la Grande Moschea del 1907 e quelle del centro storico, patrimonio dell’Unesco. In tutto il Paese il color marrone è diffuso nel terreno, negli argini e nelle sponde dei fiumi e nei tronchi centenari dei baobab, gli alberi della vita.

In Azerbaigian, a sudovest di Baku, si trova la riserva di Qobustan, patrimonio Unesco, famoso per le sculture e i vulcani di fango. Quest’ultimi sono diventati un’attrazione turistica per le proprietà benefiche del fango: immergersi nelle loro pozze significa fare un bagno in una morbida melma color marrone chiaro.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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