Alessandra Ferri aggiunge un altro
personaggio alla straordinaria galleria di ritratti femminili da
lei interpretati: è la Winnie de L'Heure Exquise, il cammeo
beckettiano che Maurice Béjart creò nel 1988, al debutto il 4, 5
e 6 giugno al Teatro Alighieri di Ravenna. Per l'étoile
milanese è lo spettacolo che celebra i suoi quarant'anni di
carriera ma anche per rendere omaggio a Carla Fracci, scomparsa
il 27 maggio scorso, prima interprete di questo capolavoro
coreografico che torna in scena per Ravenna Festival.
"Ho parlato con Carla nei mesi scorsi - ha dichiarato
Alessandra Ferri -. Lei era felice di questa scelta e io
entusiasta di ridare vita a questo lavoro che sarebbe andato
perso. Dedicarle questo spettacolo è il mio grazie emozionato a
un'artista indimenticabile".
L'Heure Exquise verrà proposto in nuovo allestimento
realizzato in coproduzione con AF DANCE e con il Royal Ballet di
Londra. La Winnie del testo si trasforma in Lei, una matura
ballerina immersa in un mare fermo di scarpette da punta,
costretta a un eterno presente e a un passato ormai sepolto.
Centellina parole e frammenti di ricordi al vento, condividendo
questa partitura immobile con un Lui, distratto compagno di
solitudini. Willie/Lui sarà interpretato da Carsten Jung,
ballerino di punta per molti anni nell'Hamburg Ballet, che ha
già affiancato Alessandra Ferri nel balletto Eleonora Duse,
creato per lei da John Neumeier. La musica è un montaggio su
temi di Webern, soprattutto, ma anche di Mahler e di Mozart,
nonché di un'aria dalla Vedova Allegra di Léhar, dalla quale è
trae origine il titolo, L'Heure Exquise. I pochi testi sono
parole pronunciate dalla ballerina nel momento della danza o del
riposo. "Il silenzio - sottolineava Béjart - è l'elemento
principe di questa liturgia". Dopo Ravenna Festival L'Heure
Exquise tornerà in scena (13 e 14 settembre) al Teatro Carignano
nell'ambito di Torino Danza.
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