I lineamenti decisi e lo sguardo
fiero verso l'orizzonte che costruirà. La mano sullo scettro, il
drappo dorato che scende regale e quel ginocchio scoperto, segno
di devozione. Imponente e mastodontico con i suoi 13 metri di
altezza che, oggi come allora, segnavano la distanza tra lui e i
sudditi, il Colosso di Costantino da oggi accoglierà,
gratuitamente, i visitatori del giardino di Villa Caffarelli,
quasi una porta d'accesso a quello scrigno di tesori che sono i
Musei Capitolini. O almeno lo farà la fedelissima ricostruzione,
in scala 1:1, della colossale statua dell'imperatore Costantino
(IV sec. d.C), tra gli esempi più significativi della scultura
romana tardo-antica. Dell'intera statua, riscoperta nel XV
secolo presso la Basilica di Massenzio lungo la via sacra,
rimangono solo nove frammenti marmorei, custoditi nel cortile di
Palazzo dei Conservatori. Proprio da quelli, si è partiti per
questa straordinaria ricostruzione risultato della
collaborazione tra la Sovrintendenza capitolina, Fondazione
Prada e Factum Foundation for Digital Technology in
Preservation, con la supervisione scientifica del sovrintendente
Claudio Parisi Presicce.
"Un lavoro straordinario - commenta il sindaco Roberto
Gualtieri - e un vero colosso che rappresenta il potere di un
imperatore che ha trionfato a ponte Milvio. Ora si sta cercando
di capire se la statua originaria fosse il Giove Capitolino che
si trovava proprio qui o se invece l'opera si ispirava a modelli
classici che risalivano fino allo Zeus di Fidia". Ricostruita in
resina e poliuretano, insieme a polvere di marmo, foglia d'oro e
gesso, l'opera era stata presentata per la prima volta a Milano
nel 2022 nella mostra Recycling beauty. "Ora rimarrà qui tutto
l'anno giubilare - dice Parisi Presicce - Poi si vedrà se
spostarla al Museo della Civiltà Romana, che verrà riaperto".
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