Più che una mostra, è un'immersione
nell'universo di Modì quella che il Mudec Culture di Milano
propone dal 20 giugno con la "Modigliani Art Experience", una
rappresentazione multimediale che trasporterà il visitatore nel
mondo bohémien del pittore, nella sua esistenza da esule
livornese nella Parigi dei primi del Novecento; gli mostrerà le
sue muse, amanti e ispiratrici, ed evocherà la sua arte.
L'art experience vera e propria ripercorre la vita
dell'artista attraverso un racconto tematico, che, partendo da
Livorno, approda subito dopo nella Parigi degli inizi del XX
secolo. Attraverso questo filo cronologico la proiezione spiega
con suoni, immagini e parole il rapporto di Modigliani con la
scultura e il suo incontro con Brancusi, le amicizie con
scrittori, artisti e letterati dell'epoca, i suoi amori (primo
fra tutti quello con Jeanne Hébuterne), esplorando il tema delle
figure femminili e i nudi nella sua arte.
Nell'"experience-room" centinaia di opere proiettate dalle
pareti al pavimento come in un unico flusso di sogno, di forme
fluide e smaterializzate in motivi evocativi dell'arte di
Modigliani, dagli esordi alle ultime opere. Un mondo simbolico
riprodotto grazie al sistema Matrix X-Dimension, progettato in
esclusiva per questa video installazione, e che si avvale di un
imponente apparato di proiettori laser, in grado di trasmettere
sulle superfici dell'installazione oltre 40 milioni di pixel.
"Modigliani - spiega il curatore, Francesco Poli - era un
apolide e un cosmopolita, non aveva radici. Era sia italiano sia
francese, ma soprattutto mirava a un empireo delle idee, in un
tempo assoluto. La purezza delle sue immagini e del suo pensiero
faceva da contrappeso alla dissipazione dell'esistenza".
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